Uso la tecnica antica che m' insegno, tanti anni fa, una contadina...su internet non si trova questa procedura
Si raccolgono i fichi mantenendoli integri. Vanno lavati e si tuffano, in varie riprese, nell'acqua bollente per 2 minuti (si sterilizzano). Ritirati con il ragno, vanno spaccati con il coltello a metà, mantendoli attaccati da un lato.
Si mettono al sole su una graticola (io uso per questo lavoro una zanzariera) così l'aria circola sopra e sotto. Ogni tanto si rigirano. Li copro con una striscia di tulle. Quando il sole va via si ritirano in casa. Quando saranno asciutti (spremendo non deve uscire liquido) li incoccio e con un ago da materasso li unisco usando la raffia o spago. La corona che si forma, la lascio arieggiare all'ombra ancora un paio di giorni.
Chi ha una cantina può lasciarli appesi. Io non ce l'ho, e conservo la corona in un sacchetto di carta per il pane.
Tradizione vuole che per San Francesco, 4 ottobre, la corona di fichi viene nuovamente sterilizzata con una immersione in acqua bollente per 2 minuti, e si fa asciugare all'ombre appesa in una zona ventilata.
Seguendo queste istruzioni non mi hanno mai fatto i vermi!
Con i fichi non integri ho preparato il miele di fico, con il liquido che butta, e con i fichi rimasti farò la confettura aggiungendo gr250 per ogni kg di fichi bolliti e il succo di 1 limone, aggiungo anche la vaniglia.
Con questi ingredienti preparerò i buccellati natalizi.
Almeno non avrò fichi secchi con aflatossine del mercato turco!