valesan ha scritto:ok, che è più buono e che il forno a legna è l'ideale lo sospettavo ;)
ma nessuno sa darmi indicazioni su temperature e tempi ?
so che ogni impasto va cotto a modo suo, non vorrei farlo a legna e poi rovinarlo !!!
Per le temperature e' difficile risponderti perche',almeno io,non l'ho mai cotto in un forno a legna,appunto.
Hai mai cotto un pane ? se SI ti consiglierei di usare la stessa temperatura.
Per quanto ne so e per logica,visto che non si posso operare delle scalature come in quello casalingo,credo che dovrebbe aggirarsi sui 210-220* ...... ma non prenderlo per oro colato.
Dovresti fare una ricerca in rete......lo faro' anche io
Leggi qui preso dal disciplinare che regola la produzione di questo paneIl tempo di cottura varia in relazione alla pezzatura. Più precisamente, per le forme da 1 Kg il
tempo di cottura è di 2 ore nel forno a legna e di 1 ora e 30 minuti nei forni a riscaldamento
indiretto. Per le forme da 2 Kg, il tempo di cottura è fissato nei limiti di 2 ore e 30 minuti nel
forno a legna e di 2 ore nei forni a riscaldamento indiretto. E’ ammessa una tolleranza del 5% dei
tempi di cottura indicati.
Nel forno a legna, dopo un'ora e mezza di cottura, si apre la bocca per un tempo di 10-30 minuti
in modo che fuoriesca il vapore; successivamente si richiude e si lascia cuocere per un'altra
mezz’ora.
Nei forni a gas, invece, dopo un'ora si aprono le valvole di sfogo per la fuoriuscita del vapore. Si
richiude il forno per un'altra mezz’ora con le valvole aperte.
Nel caso in cui si utilizzi il forno a legna, occorre impiegare essenze legnose autoctone.
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Giuseppe Barile .Presidente Consorzio tutela del Pane di Altamura."Il forno a legna è necessario, anzi indispensabile, per conservare la tipicità dei pani dalle singolari caratteristiche organolettiche, come quello di Altamura; è poco utile, invece se si cuociono sfilatini o baguette. Il nostro pane è prodotto con semola ri-macinata di grano duro e la componente forno (a campana, con un'altezza centrale di un metro e ottanta) è fondamentale per esaltarne la tipicità. Vediamo il procedimento: con legna di quercia si scalda l'ambiente ad una temperatura di 300 gradi, poi, quando la brace è consumata, la si mette a lato e si introduce il pane nella camera di cottura. Il pane lievitato naturalmente, per motivi bio-chimici, tende a gonfiarsi e l'altezza del forno consente la fuoriuscita dell'anidride carbonica verso l'alto, dalla parte superiore della pagnotta, lasciando all'interno la caratteristica massa alveolata (porosa). Poi il forno è chiuso con una lastra di pietra di Mazzaro (porosa che assorbe calore) e sigillata con canovacci umidi, per non far uscire il vapore. Dopo circa un'ora dall'infornata, il pane è cotto. L'utilizzo dell'alimentazione a legna conferisce al prodotto finito la durata nel tempo e il gradevolissimo profumo."