questa pasta potrebbe sembrare molto simile a quella da voi gustata nelle eolie: ho scoperto che ne esiste una versione simile, ma questa e' nata passeggiando per il mercato storico di palermo, annusando e chiacchierando con gli "abbanniatori", cioe' i venditori che "abbaniano" lungo la strada.
mi scuso per la foto non del tutto corrispondente alla versione finale.
Questa ricetta era stata provata qualche giorno prima della sua presentazione ufficiale e, inizialmente, l'avevo pensata cosi' come la vedete, ovvero con le olive nere. Poi, mia madre ha espresso il giudizio che, a suo parere, cosi' risultasse troppo forte come sapori.
A me piaceva di piu' la versione piu' "arraggiata", cioe' con le olive, ma se preferite un gusto piu' delicato, scegliete questa.
Ingredienti per 5 persone:
1 pesce capone da 1 kg circa (pesce azzurro dei mari del sud, conosciuto anche come lampuga)
mezzo kg di pomodorini di pachino
1 pugnetto di capperi di pantelleria dissalati
qualche ciuffo di finocchietto selvatico
50 g di pangrattato
il brodo di capone (quindi gli scarti + una carota + mezza costa di sedano + mezza cipolla)
1 peperoncino
sale delle saline di trapani
olio evo nocellara del belice
1 cucchiaio di cipolla rossa tritata
2 spicchi di aglio in camicia, leggermente schiacciati
1 bicchiere di vino bianco ansonica o viognier
Sfilettate il pesce e abbiate cura di tenere da parte la carne delle guance e la testa + la pancia (usate solo le parti grasse, insomma: il resto conservatelo per un'altra ricetta)
Preparate prima il brodo di pesce, riempendo una pentola da 3 litri di acqua, aggiungendo quindi gli ingredienti segnalati sopra per il brodo e lasciar cuocere finche' la lisca si spappoli come se fosse grissino (ci vorranno un paio di ore).
Preparate un ampio tegame. Riempite con un dito di olio e aggiungete prima l'aglio e poi la cipolla + il peperoncino: lasciate stufare a fiamma medio-bassa.
Aggiungete il capone a tocchetti e lasciate rosolare.
Sfumate col vino bianco alzando la fiamma.
Aggiungete i pomodorini, i capperi (e, se volete, le olive nere).
Versate un paio di mestoli di brodo di pesce.
Attendete una decina di minuti prima di aggiungere il finocchietto tritato e lasciate insaporire per bene.
Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela ben al dente e aggiungetela al brodino ottenuto. Fate insaporire e provocate uno shoc termico aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio (va bene anche se lo preparate col brodo di pesce).
Fate abbrustolire il pangrattato con un filo d'olio e versatelo sulla pasta servita.
Nella foto qui sopra, non avevo aggiunto i cubetti di ghiaccio e si era formato un brodino di fondo (pochissimo ma non e' bello da vedersi): con l'accorgimento del ghiaccio invece, il brodino si restringera' e l'effetto finale sara' migliore.