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Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 25 ott 2009, 23:31
da giornalista.cuoco
Facendo una ricerca su Google riguardante altro, mi sono imbattuto in una discussione su Cookaround in cui una utente, che tanto si dà le arie da esperta ma evidentemente non conosce un'acca, ha provato a fare il panettone adoperando farina per dolci (cioè per torte! :roll: ) e il forno a microonde ( :shock: ) per accelerare la lievitazione. E ho visto come le rispondeva il nostro condiviso bravissimo nicodvb, che ha veramente una pazienza da vendere, anche se questa tizia una volta tanto gliela stava facendo perdere.
A volte mi chiedo come si faccia a essere così ignoranti. Perché qui non si tratta di non saper cucinare e di non sapere cos'è la forza delle farine ‒ cose legittime e per niente deprecabili ‒, ma di essere sprovvisti delle più elementari nozioni di chimica, biologia e fisica, in base a cui bisognerebbe conoscere la distinzione tra cottura convenzionale (che si basa sul banale trasferimento di calore dovuto all'immissione dell'alimento in una camera dotata di una o più fonti di calore, prodotto da resistenze elettriche ovvero da fiamme alimentate da gas o materiale combustibile) e cottura a microonde. E, soprattutto, di chiudere la porta all'apprendimento, perché nonostante la continua esposizione a un medium in grado di fornire numerose nozioni in materia si commettono errori così grossolani e lo si dice pure candidamente, con tanto di spocchia e presunzione. Se poi a certe persone si fa notare, con garbo, che quello che hanno fatto non sta né in cielo né in terra... si offendono pure : Fuck You : Questa è l'ignoranza che non riesco a tollerare, che non è semplice mancanza di conoscenza, cosa di cui siamo inevitabilmente tutti vittime, ma totale impenetrabilità ad essa, cioè rifiuto assoluto di acquisire nozioni, riconoscere i propri limiti e confrontarsi con gli altri in maniera costruttiva e non solo per scambiarsi complimenti.
D'altronde, la differenza tra Internet e i cosiddetti vecchi media è che a questi ultimi siamo esposti passivamente (anche se, come ampiamente dimostrato dalla sociologia, la comunicazione può essere solo apparentemente unilaterale, perché in realtà si basa su processi rituali), mentre le applicazioni di Internet richiedono una partecipazione attiva dei fruitori. Che vale a dire anche un altro tipo di intelligenza...

Perdonatemi per lo sfogo.

Re: Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 28 ott 2009, 13:27
da nicodvb
Mio carissimo,
mi sorprendo sempre anche io sia della pazienza che ho dimostrato in moltissime occasioni su cook (e che nella vita quotidiana non applico assolutamente nella stessa misura, al punto che a rileggendo i miei interventi finisco per non riconoscere me stesso) sia del rifiuto totale di apprendimento che certa gente mostra.
Purtroppo il rincoglionimento generare di cui abbiamo parlato in molte occasioni spinge alcune persone a pretendere con arroganza delle semplificazioni estreme che non è possibile fare. Tristissimo constatare che non c'è rimedio per queste persone, ormai spacciate.

Re: Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 28 ott 2009, 13:58
da Luciana_D
nicodvb ha scritto:Mio carissimo,
mi sorprendo sempre anche io sia della pazienza che ho dimostrato in moltissime occasioni su cook (e che nella vita quotidiana non applico assolutamente nella stessa misura, al punto che a rileggendo i miei interventi finisco per non riconoscere me stesso) sia del rifiuto totale di apprendimento che certa gente mostra.
Purtroppo il rincoglionimento generare di cui abbiamo parlato in molte occasioni spinge alcune persone a pretendere con arroganza delle semplificazioni estreme che non è possibile fare. Tristissimo constatare che non c'è rimedio per queste persone, ormai spacciate.

Il popolo delle scorciatoie esistera' sempre.Arrenditi! :(

Re: Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 26 nov 2009, 21:43
da kiki100
giornalista.cuoco ha scritto:Facendo una ricerca su Google riguardante altro, mi sono imbattuto in una discussione su Cookaround in cui una utente, che tanto si dà le arie da esperta ma evidentemente non conosce un'acca, ha provato a fare il panettone adoperando farina per dolci (cioè per torte! :roll: ) e il forno a microonde ( :shock: ) per accelerare la lievitazione. E ho visto come le rispondeva il nostro condiviso bravissimo nicodvb, che ha veramente una pazienza da vendere, anche se questa tizia una volta tanto gliela stava facendo perdere.
A volte mi chiedo come si faccia a essere così ignoranti. Perché qui non si tratta di non saper cucinare e di non sapere cos'è la forza delle farine ‒ cose legittime e per niente deprecabili ‒, ma di essere sprovvisti delle più elementari nozioni di chimica, biologia e fisica, in base a cui bisognerebbe conoscere la distinzione tra cottura convenzionale (che si basa sul banale trasferimento di calore dovuto all'immissione dell'alimento in una camera dotata di una o più fonti di calore, prodotto da resistenze elettriche ovvero da fiamme alimentate da gas o materiale combustibile) e cottura a microonde. E, soprattutto, di chiudere la porta all'apprendimento, perché nonostante la continua esposizione a un medium in grado di fornire numerose nozioni in materia si commettono errori così grossolani e lo si dice pure candidamente, con tanto di spocchia e presunzione. Se poi a certe persone si fa notare, con garbo, che quello che hanno fatto non sta né in cielo né in terra... si offendono pure : Fuck You : Questa è l'ignoranza che non riesco a tollerare, che non è semplice mancanza di conoscenza, cosa di cui siamo inevitabilmente tutti vittime, ma totale impenetrabilità ad essa, cioè rifiuto assoluto di acquisire nozioni, riconoscere i propri limiti e confrontarsi con gli altri in maniera costruttiva e non solo per scambiarsi complimenti.
D'altronde, la differenza tra Internet e i cosiddetti vecchi media è che a questi ultimi siamo esposti passivamente (anche se, come ampiamente dimostrato dalla sociologia, la comunicazione può essere solo apparentemente unilaterale, perché in realtà si basa su processi rituali), mentre le applicazioni di Internet richiedono una partecipazione attiva dei fruitori. Che vale a dire anche un altro tipo di intelligenza...

Perdonatemi per lo sfogo.

hihihi, conosco la vicenda... :?

Re: Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 27 nov 2009, 0:06
da nicodvb
Ciao Diana!

Re: Ignoranza culinaria e santità di nicodvb

MessaggioInviato: 14 dic 2009, 18:08
da Riccardo Frola
nicodvb ha scritto:Mio carissimo,
mi sorprendo sempre anche io sia della pazienza che ho dimostrato in moltissime occasioni su cook (e che nella vita quotidiana non applico assolutamente nella stessa misura, al punto che a rileggendo i miei interventi finisco per non riconoscere me stesso) sia del rifiuto totale di apprendimento che certa gente mostra.
Purtroppo il rincoglionimento generare di cui abbiamo parlato in molte occasioni spinge alcune persone a pretendere con arroganza delle semplificazioni estreme che non è possibile fare. Tristissimo constatare che non c'è rimedio per queste persone, ormai spacciate.




Quoto tutto a pieni Voti : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :