

Questo piatto l’ho mangiato in un ristorante di Champlas Janvier, un borgo nei pressi di Sestriere, valli olimpiche. Mi è molto piaciuto, è molto “formaggioso” e io adoro il formaggio. Sono quindi risalita alla ricetta che è tipica dell’alta Val Susa e ho cercato di riprodurla il più possibile simile a quella che ho mangiato.
ingredienti
1 kg. di patate, 250 gr. pane raffermo , 3 uova, latte, farina burro, noce moscata, sale
Lessare le patate e passarle allo schiacciapatate, aggiungere il pane raffermo, precedentemente ammollato nel latte*, le uova, un pizzico di noce moscata, sale. Lavorare l'impasto fino a raggiungere una consistenza tale da poter ottenere degli gnocchi, se occorre aggiungere a questo scopo del pane pesto o della farina. Ricavare dall'impasto degli gnocchi un po’ grandini a forma di uovo, passarli nella farina bianca e disporli su un canovaccio. Cuocerli in abbondante acqua salata in ebollizione sino a quando vengono a galla, come i comuni gnocchi. Sistemarli in una teglia o in pirofile monoporzione, sopra uno strato di formaggio fuso, preferibilmente toma di montagna, ricoprirle con altro formaggio fuso e far gratinare in forno.
(*Per ottenere un impasto più omogeneo ho frullato un po’ il pane ammollato nel latte, che altrimenti si presentava non troppo fine.
Un’altra variante che ho fatto è quella di lessare le patate. Nella ricetta originale vengono grattugiate finemente crude e in questo modo, invece di raccogliere gli gnocchi con la schiumarola appena vengono a galla, bisogna lasciarli cuocere per una ventina di minuti )
E’ curioso come ogni paesino o borgata della valle abbia una sua versione di questo piatto, chiamato anche “las calhetas”. Le varianti riguardano alcuni ingredienti che possono essere aggiunti all’impasto base: cipolle rosolate nel burro, prezzemolo o avanzi di carne, lardo, spinaci, erbe aromatiche, formaggio locale, insomma cose che si potevano recuperare o reperire sul posto.