da OrnellaO » 26 apr 2007, 20:42
FARINATA LIGURE
FARINATA (fainà)
INGREDIENTI
250 g farina ceci,
sale,
mezzo bicchiere di olio,
pepe,
acqua
ESECUZIONE
Lasciare in acqua ( 3/4 di litro) per lameno 4 ore la farina unita a sale q.b.
Rimescolare bene.
Nel frattempo preparare il testo ungendo il fondo con una buona dose di olio e versarvi il composto passandolo al setaccio; rimescolare fino a che non si sarà ben amalgamato con l'olio.
Mettere in forno ben caldo fino ad una bella doratura. Si può mangiare così con un pizzico di sale, ma anche con pepe.
I CUCULLI
INGREDIENTI
500g farina di ceci
25g lievito di birra (anche meno se attendi + tempo)
1C di maggiorana tritata
sale
olio per friggere.
Sono i cugini dei friscu ma con alcune e precise differenze.
Due sono le varianti classiche dei cuculli , specialità soprattutto ponentina: ci sono quelli fatti al modo dei friscu ma con la farina di ceci anziché di grano, e quelli di patate.
I primi seguono la via dei ceci, tanto battuta dalla cucina ligure. Sono preparati con una pastella più corposa e compatta della farinata e si impastano per tradizione la sera dopo cena, prima di andare a dormire, per lasciarli riposare tutta la notte e friggerli il giorno seguente. La pastella, a cucchiaiate, verrà versata in una padella di olio ben caldo e comincerà a gonfiare e saltellare
PANISSA
INGREDIENTI
1L di acqua
300/400g farina di ceci
sale q.b.
ESECUZIONE
Viene preparata in una casseruola come una polenta, in modo semplicissimo.
Si miscelano tutti i componenti e si mette sul fuoco (in alternativa si può procedere come con la polenta).
Dal bollore si cuoce per 25/40 min sempre rimestando.
Si rovescia quindi in teglia oleata per avere un prodotto di spessore di circa 3 cm; con le mani unte o con spatola francese si liscia il tutto.
Raffreddare e possibilmente mettere un peso sopra x 12 ore.
Si taglia poi a fette di circa 1 cm x una lunghezza di 5 o 6 cm e si friggono in olio bollente (si possono in alternativa condire con olio, limone, pepe e cipolline).
E'un piatto povero, un cibo che ha rappresentato per tutta un'epoca il pranzo degli operai, raggruppati intorno a grandi piatti di panissa nelle numerose, tipiche osterie che di questa portata facevano vanto.
Viene consumata ancora calda, tagliata a tocchi, condita con olio , sale e limone, aggiunta all'insalata di stagione, oppure si fa raffreddare, stendendo l'impasto in vassoi ovali unti di olio, si taglia a strisce di sette- otto cm. e si frigge.
Nel savonese, per tradizione, la panissa viene tagliata a fette e usata per farcire un riquadro di focaccia o pane azzimo.