da Marcela » 2 apr 2007, 20:43
Come ti hanno già detto Rossella, le ensaimadas non sono argentine. Però siccome gli immigranti di origine mallorchino e menorchino che arrivarono nel nostro paese sono stati parecchi, le ensaimadas sono arrivate con loro. Così come arrivarono tanti altri piatti europei, che si trasformarono più o meno qui. Ma le ensaimadas non si sono difuse tantissimo.
Personalmente non le ho mai viste alla città di Buenos Aires. Sapevo però di un posto nella provincia, che fanno perfino la festa dell'ensaimada. Si chiama San Pedro. E dicono, anche se non l'ho confermato di persona, che le ensaimadas lì sono come quelle di Mallorca.
Come dato curioso, la bisnonna di cugini miei le faceva, ma lei era di Mallorca.
Poi ho avuto la possibilità di assaggiarle a Palma di Mallorca. Un sogno... Leggere al palato, spolverate di zucchero a velo. Esistono diversi tipi, con o senza ripieno. Il ripieno può essere: "cabellos de ángel" (marmellata di cayote, cucurbita ficifolia), crema pasticcera e se non ricordo male anche panna montata (ma non sono sicurissima). Si fanno in diverse misure. Piccoline da 10 cm di diametro, fino a 30 o un pochino più. All'aeroporto vendono le scatole da portare via. Very Happy
Molto tempo fa, prima di assaggiare quelle originali, avevo provato a fare una ricetta che mi avevano dato signore con antenati delle Baleari.
La caratteristica principale credo siano i lunghi tempi di lievitazione (in tutto saranno quasi 2 giorni di lavorazione o giorno e mezzo) e l'uso dello strutto per sfogliare. L'impasto va tirato sottilissimo a questo fine. Tanto sottile come quello che si usa per fare i tappi per le sfogliatelle ricce.
Ci sono un paio di video nella rete dove si vede questa lavorazione, o parte. Devo cercare i link, ma li ho da qualche parte. Un po' di pazienza, che i miei tempi sono sempre lunghi, e arrivo.