Il focolare per me e’ il ricordo dei racconti di mio nonno, sbucciando caldarroste e mandarini, e’ il ricordo delle Domeniche a casa dei nonni in campagna …anche se casa dei miei genitori era ubicata in campagna ma gia’ in una frazione e percio’ meno campagna….. e he he hhe
Quando arrivavo trovavo la classica fornacella su cui mia nonna aveva messo a fare il ragu’ nella pentola di coccio, che stava li’ a sobbollire pian piano dal mattino sotto le braci roventi e carboni mentre, sul ripiano del focolare , sotto una coperta di braci e carboni c’era il “coppo “ per la cottura della carne. Il sapore di quella carne con le patate lo ricordo tutt’ora e, credetemi, non e’ lo stesso di quello che fa’ mia madre.
Il coppo e’ un coperchio di latta a forma trapezioidale ma con base concentrica. Esso sfrutta il calore che si sprigiona dal piano arroventato ma ha bisogno anche di essere ricoperto di braci ardenti per creare una chiusura definitiva e permettere la cottura del cibo.
Il ripiano dove c’era il fuoco viene ripulito e vi si apppoggia una teglia contenete il cibo, quindi si ricopre con il coppo e si sigillano i bordi laterali con cenere e carbone e del buon carbone rovente si mette sul coppo. Si crea l’effetto forno!
A casa mia si omette la teglia a volte e si appoggiano magari le patate lavate e pulite per farle cuocere direttamente sul ripiano del focolare “le patene ‘n ghe tutte la giacchett!”, oppure si mettono le cipolle intere!! Slurp...mentre nella teglia si puo’ cuocere di tutto!! Bacioni!
