Il salmì, con il quale si possono cucinare antatre, pernici e beccacce, è gustosissimo, e si può ottenere con grande semplicità.
Si fà in pezzi l'anatra e si risciacqua in acqua tiepida. Si tritano a parte, sul tagliere, cuore, fegato, e grecile vero e proprio (quello che si toglie dall'anatra). Si mettono in una casseruola una cipolla intera, nella quale verranno conficcati due o tre chiodi di garofano, due foglie di salvia, mezza foglia spezzettata di lauro, il cuore, il fegato e il grecile tritati.
Si aggiungon i pezzi di anatra, si aggiustsa di sale e pepe,si fà stare un po' per fargli prendere colore, e si versano mezzo bicchiede di olio evo e mezzo becchiere di aceta. Si copre la casseruola con un foglio spesso di carta bianca (anche quella del pane) si mette il coperchio e si chiude ermeticamente, lasciando cuocere lentamente a fuco basso.
A cottura ultimata si tira su l'anatra, disponenedo i pezzi di anatra in un piatto di portata. Si passa al setaccio la salsa, si sgrassa, e si versa sull'anatra, che verrà contornata con crostini di pane fritto.
Questa è la ricetta vera e propria romana di solito quando io e mio marito ne abbiamo il desiderio andiamo da Pommidoro un noto ristorante romano quartiere San Lorenzo.
Io ho fatto delle mini modifiche: ho aggiunto un po' di aceto(perchè mio marito non ama l'aceto ) quindi ho continuato la cottura con un buon vino rosso e ho solo aggiunto del rosmarino tritato fresco che a mio dire stava benissimo
L'anatra andrebbe cotta in una pentola di coccio coperta.
Baci a tutti


