Dedicata a Miao-Annamaria,che si preoccupava che nessuno mettesse i dolci per San Giuseppe!Questi sono i dolci che si preparano a Roma...niente zeppole,ma bignè

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Le dosi per i bignè le ho prese dal Talismano della felicità di Ada Boni.
Mettere in una casseruola 250 cc di acqua,50 gr. di burro ed un pizzico di sale;portare all'ebollizione.
Quando bolle togliere dal fuoco e buttare dentro la casseruola 150 gr. di farina,tutto in un colpo;
mescolare vigorosamente rimettendo sul fornello:si formerà subito una pasta che sarà pronta quando formerà una palla e sfrigolerà leggermente.
Togliere dal fuoco e fare intiepidire.
Aggiungere allora 4 uova,uno alla volta,non aggiungendo il successivo finché non si sarà amalgamato bene quello che avete messo.
Aggiungere ancora un cucchiaio di zucchero a velo e la scorza grattugiata di un limone (quest'ultima io me la sono dimenticata....).lavorate l'impasto energicamente con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto vellutato,che farà qualche bolla.
Fate riposare coperto in un luogo fresco.
Preparare la crema pasticcera con tre tuorli d'uovo,tre cucchiai di zucchero e tre di farina e mezzo litro di latte intiepidito e una scorzetta di limone.
Adesso friggere l'impasto dei bignè in abbondantissimo olio o strutto (io olio di arachide nel tegame per i fritti col cestello).
L'olio deve essere caldo,ma non bollente:buttateci l'impasto aiutandovi con due cucchiai,mezzo cucchiaio per dei bigné grandini,come usa.
mettetene pochi per volta...man mano saliranno in superficie e cominceranno a girarsi da soli;quando cominciano a gonfiarsi alzate la fiamma e fateli diventare di un bel colore dorato.
Scolateli su carta assorbente.
Mettete la crema pasticcera in una sac a poche col becco liscio e riempite di crema i bignè.
Spolverateli di zucchero a velo.A Roma si mangiano anche vuoti,semplicemente spolverati di zucchero a velo.
Ne ho fatti 16,perché ad un certo punto ho smesso di friggere...pasta me ne avanzò ancora per almeno altri 4 o5.
Comunque io ho adoperato due cucchiai da minestra,prendendo mezzo cucch. di pasta indicativamente,dato che non sono precisa e sono anche alquanto pasticciona:le dimensioni erano variabili tra la pallina da ping pong e un grosso mandarino.L'ultima delle foto sono due bignè su un piattino da frutta.
L'Ada Boni,da cui ho preso la ricetta dice che con questa dose ne vengono 80,ma a me sembra eccessivo....dice di adoperare due cucchiaini e di far cadere nell'olio pezzetti di pasta grandi quanto una nocciola.Alla fine non li riempie di crema pasticcera,ma li spolvera solo con lo zucchero.A me piacciono più grossi e con tanta crema dentro!