Il vino di Hollywood

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Il vino di Hollywood

Messaggioda blu52 » 26 apr 2008, 7:02

Le riprese erano incominciate molti anni fa: più di due generazioni fa a Oakville in California. Il personaggio principale è Robert Mondavi.
L’argomento è il vino: questo sconosciuto. Allora si mise in moto la macchina: grandi investimenti, pubblicità e uno sforzo continuato, mirato, per capire i gusti dei prossimi consumatori.
Bel colore, gradazione spinta, immediata sensazione di gusto ricco, ammaliante, di profumo: peccato che, come quasi tutti i prodotti dell’industria dello spettacolo, queste sensazioni non durino mai troppo a lungo.
Ma le comparse si possono trovare dappertutto: uve Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon. E durante gli anni la trama non è quasi mai cambiata: qualità costante.
Così, per vedere le riprese, non occorrono pranzi impegnativi: basta un semplice snack.
Effetti speciali: senza zone d’ombra quali tannini, acidità.
E successo mondiale: anche in Cambogia, Egitto, Messico, Yemen. Le vecchie Signore, la Francia e l’Italia sono nel retropalco.
Cento milioni di spettatori, pardon bottiglie!
Il vino di Hollywood…
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda Sandra » 27 apr 2008, 7:53

Forse fuoritema ma ho fatto una scoperta (per me), grazie a Bruno!!vino al cinema

Ed un simpatico articolo di Alessandro Baricco, per chi lo leggera' fino alla fine!! :lol:
E quando ne ho voglia faccio anche qualche foto:
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda blu52 » 27 apr 2008, 19:54

Cara Sandra,

sono gratificato.

Un bacio e un abbraccio!


bruno
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda Sandra » 27 apr 2008, 20:48

blu52 ha scritto:Cara Sandra,

sono gratificato.

Un bacio e un abbraccio!


bruno


Hai letto l'articolo di Baricco? A me é piacciuto moltissimo!! :D
E quando ne ho voglia faccio anche qualche foto:
http://www.flickr.com/photos/43807393@N00/
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda Danidanidani » 27 apr 2008, 20:58

Un grazie a Sandra per la decriptazione...bello l'articolo di Baricco.... *smk*
Daniela Del Castillo
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda blu52 » 2 mag 2008, 6:51

Già...a suo tempo avevo letto gli articoli pubblicati sul quotidiano di "Barbapapà".
Baricco ha la forza narrativa di un vero scrittore e l'animo di un poeta: solo a quest'ultimo poteva venire l'idea del galeone sui confini del "bosco dei violini".
Mi avvince sempre: ma, a volte, non mi convince.
Come in questo caso: non ha l' "esprit" del vero "sommelier".
E' diventata una moda: e sono , quasi tutti, dell'ultima ora e del primo corso.
Gli enologi, leggi chimici delle cantine.
Io preferisco i viticoltori: grandi, medi, minuscoli, invisibili.
Come "Nono Ua" (Nonno Uva) quasi mezzo secolo fa.
Il suo vigneto: i muri a secco, la vasca del verderame, quelle pesche piccole, bianche e pelose. Dal gusto inesprimibile: l'essenza che viene dal calcare, dall'humus che crea una fascia sottile di terra nera fertile, dal vento.
Il "terroir", caro Alessandro, serve: peccato non sia ancora vivo il Grande Nasone di Berghem de Sura: lui sarebbe più attrezzato di me a risponderti.
E poi il sangue della terra: un vino asprigno, da bere al vento, con il sole in faccia.
Il Signor Parker non mi emoziona affatto: lo fa più la mia vecchia stilografica di quasi due generazioni, che adesso non riescono più a fabbricare come prima (toh! Guarda caso: ancora l'Impero; la proprietà è andata ai barbari d'oltreoceano).
Si, barbari: perchè con 30° all'ombra, ormai in tutti i bar, non posso avere una bibita a temperatura ambiente ma solamente ghiacciata e devo aspettare sempre mezz'ora per poterla bere?
Impongono la forza dell'Impero: i loro gusti.
Che, però, non saranno mai i miei.
La frecce dei "nuovi barbari": scagliate con forza e dirette al cuore delle persone.
Ma non troveranno mai il mio: quello degli ultimi romantici è difficile da raggiungere.
Scusami Dani: ma volevo fare una critica sfumata.
E poi perchè devo decriptare a tutti i costi?
Io non devo vendere i miei scritti.
Loro devono, vogliono farlo con il loro vino: in tutto il mondo.
Buona degustazione!
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda Danidanidani » 2 mag 2008, 11:22

blu52 ha scritto:Scusami Dani: ma volevo fare una critica sfumata.
E poi perchè devo decriptare a tutti i costi?
Io non devo vendere i miei scritti.
Loro devono, vogliono farlo con il loro vino: in tutto il mondo.
Buona degustazione!


Accetto volentieri la sfumata critica, ma io ho capito il senso del tuo scritto, solo dopo aver guardato quello che ha messo Sandra...ecco il perché, forse non essere troppo criptici giova ad una maggiore comprensione.Almeno per me:i miei neuroni ormai vanno a scarto ridotto ed a me piace capire quando leggo, sennò che gusto c'è? Un caro saluto :saluto:
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda ugo » 22 lug 2008, 18:46

Consiglierei non solo l'articolo di Baricco ma tutto il libro I BARBARI(che è una raccolta di articoli legata da un filo conduttore), per me piacevolissimo..
Scusate il fuori tema.
Ugo
Ciò che esisteva ai tempi di Careme,esiste ancor oggi ed esisterà per quanto tempo sarà dato alla cucina di vivere.
A.Escoffier Novembre 1902
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Re: Il vino di Hollywood

Messaggioda Sandra » 24 lug 2008, 16:12

ugo ha scritto:Consiglierei non solo l'articolo di Baricco ma tutto il libro I BARBARI(che è una raccolta di articoli legata da un filo conduttore), per me piacevolissimo..
Scusate il fuori tema.
Ugo


me lo segno Ugo , grazie!!!
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