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La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 7 feb 2008, 19:46
da natalia
Oggi sono stata a sciare e durante la pausa pranzo a base di panino e succo, ascoltavo la discussione di 3 tipe che parlavano di Cupeta; insomma, una delle 2 aveva portato una scorta fatta la settimana prima da dividere con le amiche.
Potete ben immaginare che dalla mia testolina si è accesa la lampadina, ma purtroppo non ho avuto la faccia tosta di chiedere la ricetta ad un' emerita sconosciuta :oops:

In ogni caso tornata a casa ho cercato la ricetta tra i miei libri e quaderni vari; ero sicura di averla però non l'ho trovata.
Allora ho cercato su Internet e ho trovato ricette della Cupeta provenienti da tutt' Italia...e io che credevo che fosse solo valtellinese :|? .
Non mi sono lasciata prendere dal panico e con mia somma gioia ho trovato la ricetta della mitica Bruna Cipriani, chiavennasca doc e una vera istituzione in ambito gastronomico; ora mia sorella è molto felice perchè la prossima volta che andremo a sciare avrà una bella merenda energetica.

Qualcuno di voi a qualche ricetta simile?
Io vedevo anche la versione solo mandorle e zucchero ma mi sa troppo di croccante.
Questa se mi verrà come quella che mangio solitamente in pasticceria è bella morbidosa.
Al più presto la prova


CUPETA DELLA VALTELLINA DI BRUNA CIPRIANI
Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di miele
100 gr. di zucchero
300 gr. di gherigli di noci spellate
2 fogli di ostia

In un tegame amalgamare il miele con lo zucchero, fino ad ottenere un composto piuttosto denso, avendo cura di rimestarlo per evitare che si attacchi e bruci. Nel frattempo, spellare e tritare finemente i gherigli di noce. Terminate entrambe le operazioni, unire le noci al miele zuccherato amalgamando bene il tutto. Disporre un foglio di ostia sulla lastra di marmo e farvi scivolare sopra il composto di miele e noci. Aiutandosi con il matterello, stenderlo fino ad uno spessore di circa 3 cm., coprire il tutto con il secondo foglio e tagliare a pezzetti.
SUGGERIMENTO: Per togliere la "pellicina" delle noci più facilmente, farle tostare in forno per circa 10 minuti.

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 7 feb 2008, 19:50
da Rossella
natalia ha scritto:Non mi sono lasciata prendere dal panico e con mia somma gioia ho trovato la ricetta della mitica [b]Bruna Cipriani, chiavennasca doc[/b] e una vera istituzione in ambito gastronomico; .

è davvero brava Bruna Cipriani del forum di Coquinaria, :D , Natalia devi aggiungere il link alla ricetta :wink:

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 8 feb 2008, 8:51
da Mariella Ciurleo
In Toscana esistono dei dolci simili che si chiamano copate!

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 8 feb 2008, 12:34
da natalia

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 8 feb 2008, 16:13
da Dida
Ho trovato questo in rete e mi sembra interessante.

La cupeta: una vecchia ricetta
La cupéta è un dolce tipico di Santa Lucia che viene preparato nel periodo natalizio. Ecco una sua ricetta antica che risale al 1730.
Preparazione: prendasi di miele il più scelto libbre cinque capace d’assai più, si faccia bollire gentilmente finché gettandole un poco in acqua il miele si appiglia; allora si leva dal fuoco e subito vi si aggiunge la metà, cioè due libbre e mezza, di noci grossamente ammaccate; e vi si mettano anche circa quattro soldi di pane di fromento grattato; ed oncia una e mezza in circa di pepe, od a grado altre spezierie in polvere e vi si marita con prestezza il tutto, ben dimenando finché sia vicino a raffreddarsi; caldetto però va disteso in tavola con sotto uno strato di ostie, alla grossezza solita del torrone tirandolo con il cucchiaio di legno, poi si copre con altre ostie; e sopra vi si pone un’asse moderatamente pesante per ben agguagliarlo; e prima che totalmente sia freddo, col coltello unto di butirro fresco si taglia in pezzetti a proprio piacimento; e si ripone ad aria asciutta acciò non rinvenga. Ma coppetta troppo volgare. Per farla civile ed onorevole conviene farla qual accennai alla moda del toron, senza pane grattato, e senza pepe; la metà sola di quella che è il miele sian le noci; e per ogni liretta d’onze 12 che sia il miele, si abbin sparecchiati due chiari d’ovo ben sbattuti, d'aggiungerli al suo tempo. Io mi diporto in tal guisa: fo bollir il miele a fuoco di carbone sempre dimenandovi dentro alla gagliarda, che non si possi alzar di bollore; facendole cascar una goccia in piatto di peltro subito che si può maneggiare senza che si attacchi alle dita; vi si aggiunga la metà dei chiara d’ovo, e proseguendo sul fuoco delicato a menare gagliardo sinché la goccia posta nel piatto a raffreddare va in pazzi al battervi sopra colla costa di un coltello; subito allora vi si mischiano le noci quelle spezierie che più gradiscono; a me va per umore la cannella garoffolata; basterà un’oncia per ogni peso di coppetta. Ben calda si stende sopra lo strato delle ostie, e si fa quanto già descrissi. La sua perfezione consiste nello spezzarsi sotto i denti. Le noci non abbino del rancido, il miele sia del più scelto.
(Cinzia Antonioli, Cinzia Rezzoli)

http://www.alberghierabormio.it/progett ... cupeta.htm

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 8 feb 2008, 16:39
da natalia
eh si l'avevo letta anche io ieri ma mi sembrava un pò troppo retrò...ma simpaticissima :D

Re: La Cupeta della Valtellina

MessaggioInviato: 27 dic 2014, 15:22
da zoster
<^UP^>

la chiamano anche " copeta valtellinese " oppure Cupèta