Teresa il problema è proprio la velocità, va bene cuocere la pizza in pochi minuti ma in un minuto solo il calore non arriva allo strato intermedio che resta crudo.
Per la ricetta e le modalità avevo scritto un post qualche anno fa, vedo se lo ritrovo. Era scoppiata una bagarre sulla definizione di pizza napoletana, vi ricordate?

La spiegazione era qui:
impasti-pizza-t3677-100.html?hilit=pizza%20napoletana#p130152però c'è sempre il problema delle foto, che non ci sono più.
Comunque ho fatto qualche modifica quindi riscrivo.
Premessa, io faccio lievitare la pasta 24 h, quindi vi scrivo questa procedura, ma se decidete di fare la pizza al pomeriggio per la sera, mettete un cubetto di lievito da 25 g, lasciate lievitare due ore o poco più e avrete comunque una pizza decente e molto migliore di qualunque asporto.
Ingredienti per sei persone:
1 Kg di farina
5 g. di lievito di birra
200 gr. di latte,
350 g di acqua
1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaio raso di sale fino,
50 gr. di olio,
Impasto la sera prima.
Sciogliere il lievito in un po' di acqua , unitevi un pochino di farina fino ad avere un impasto fluido ma omogeneo, coprire e lasciare riposare almeno 1/2 ora. (io lo faccio direttamente nella ciotola dell'impastarice)
Avviare l'impastatrice con la frusta a k, aggiungere alternando liquidi e farina, sale e zucchero, per ultimo l'olio. Appena l'impasto diventa consistente montare il gancio e impastare circa 15 min.
Lasciare riposare la pasta un'oretta poi mettere in frigo in ciotola chiusa.
Il mattino dopo tirare fuori dal frigo e lasciare a temperatura ambiente fin verso le 14, ora più ora meno.
Poi dividere l'impasto in porzioni. Il peso dipende dalle dimensioni della pietra o piastra su cui poi cuocerete la pizza, io ho una pietra di circa 36 cm, la pizza la faccio poco più piccola, giusto per non rischiare la fuoriuscita, quindi faccio palle da circa 400 g. Io sono solita servire le pizze in tavola tagliate a spicchi di cui tutti i commensali si servono man mano che le pizze escono dal forno, se invece volete fare una pizza a testa, la misura giusta è sui 250 g.
Torniamo alle palle, le formate stringendole bene, poi vanno poste in contenitori ben sigillati e infarinati, distanziate fra loro. Se avete una ciotola per ciascuna ancora meglio.
Lasciare riposare a temperatura ambiente fino al momento di cuocere.
Scaldare la pietra appoggiata sul fondo del forno (statico, alla max temperatura) per circa 30 minuti.
Passare a ventilato prima di infornare.
Prendere un panetto e appoggiare su piano infarinato, cominciare a schiacciare partendo dal centro verso l'esterno con la punta delle dita, senza mai schiacciare il bordo. Procedere in tutte le direzioni. Con un pò di pratica potete anche passare le mani sotto la pizza come i pizzaioli, essenziale è non fare buchi ovviamente.
Infarinare con semola la piastra con cui trasferirete in forno, metterci la pizza e condire velocemente (io metto tutto insieme, pomodoro mozzarella giro di olio e altri eventuali ingredienti). Non lasciate la pizza condita troppo tempo sulla piastra da trasferimento perchè si appiccica e non scivola più via.
fare scivolare la pizza dalla piastra alla pietra in forno.
Il mio forno cuoce più sul fondo che davanti, quindi a metà cottura faccio ruotare la pizza con una pinza da ghiaccio.
Argomento farina: dipende dai gusti e dall'abilità del pizzaiolo!
La farina di tipo 1 o 2 è più buona, saporita ed è un valore aggiunto per la pizza in generale, però è molto più difficile da maneggiare, non è elastica per niente, si buca con facilità, soprattutto nei trasferimenti. E il buco durante la cottura è.... UN ENORME DISASTRO!
La manitoba è elastica, resistente, non si buca,.... è meno buona e tende a "tirare" di più al morso. Un buon compromesso è farina tipo O di buona qualità
Vedete voi, si possono fare dei mix per ottimizzare gusto e prestazioni. A voi la scelta, a seconda dei gusti.
Avrò detto tutto? Altrimenti chiedete!!