/ La grande avventura del Lievito Madre

Ebbene si, dopo anni di tentennamenti ho deciso di provare a fare il lievito madre, questo devo dire è successo grazie a Rossella che mi ha dato la voglia e lo sprone per cominciare e soprattutto che rende sempre tutto facile anche per chi come te è alle prime armi in fatto di pane.
Inizio
Ho deciso di farlo con il procedimento delle Simili, quindi:
200 gr farina Manitoba
90 gr acqua
1 cucchiaio di malto d'orzo (loro dicono miele)
1 cucchiaio di olio evo
Sulla scelta della farina sono iniziati subito i miei dubbi, infatti avevo in casa sia un pacchetto di farina Manitoba sia le mie belle farine della Rieper appena arrivate.
Quale uso? Avrei voluto usare la Rieper che tutti dicono ottima, ma il problema è che loro consigliano per panificare la Blu che però è una 00, mentre in realtà la Manitoba è una 0. Ho optato allora per la Manitoba.
Scelta la farina impasto bene tutti gli ingredienti(rimane un impasto molto consistente ma interpellata Rossella mi conferma che deve essere così ), faccio una palla, la incido con un taglio a croce e la metto in una ciotola di vetro coperta da un piatto.
La ciotola l'ho poi messa nel pensile della cucina che ho sopra il forno, in modo che rimanesse in un luogo più caldo.
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48 ore dopo
Ho preso la mia ciotola dal mobile e meraviglia delle meraviglie qualche bollicina piccola piccola c'è, allora a 100 gr di impasto (il resto purtroppo va buttato), ho aggiunto 100 gr di farina Manitoba e 45 gr di acqua, ho impastato per bene e di nuovo messo nella ciotola che ho coperto e rimesso nel mobile.
Qui però mi è venuto il secondo grosso dubbio: che odore deve avere? Ovviamente ho chiesto a Rosella¦ma farsi spiegare per mail un odore non è proprio facile, comunque alla fine ci siamo capite: l' impasto deve avere un odore acidulo ma non troppo forte o sgradevole.

Dopo altre 48 ore
Ho letto sul libro delle Simili che se a questo punto non è successo nulla bisogna buttare tutto e ricominciare: a me fortunatamente non è successo, anzi, il mio impasto era quasi raddoppiato quindi ho fatto un altro rinfresco come il primo:
100 gr di impasto, 100 gr di Manitoba e 45 gr acqua.
Ho impastato e rimesso a riposare nella ciotola coperta, dentro il mobile.
1° giorno
A questo punto i rinfreschi vanno fatti non più ogni 48 ore, ma ogni 24.
Prendo la mia ciotola, e anche se sono passate solo 24 ore anche questa volta è raddoppiato, quindi a 150 gr di impasto aggiungo 100 gr di Manitoba e 50 gr di acqua.
Rimetto nella ciotola coperta e la ripongo ciotola nel mobile.

Adesso secondo il procedimento bisogna andare avanti così fino a quando l'impasto non lievita in tre ore (potrebbe metterci anche 15 giorni), io purtroppo sono solo al terzo giorno, quindi sono ancora lontana dalla fine però mi sembra che per il momento stia venendo bene.
L'odore cambia ogni volta che rinfresco, diventando sempre meno acido e più gradevole.
Inizio
Ho deciso di farlo con il procedimento delle Simili, quindi:
200 gr farina Manitoba
90 gr acqua
1 cucchiaio di malto d'orzo (loro dicono miele)
1 cucchiaio di olio evo
Sulla scelta della farina sono iniziati subito i miei dubbi, infatti avevo in casa sia un pacchetto di farina Manitoba sia le mie belle farine della Rieper appena arrivate.
Quale uso? Avrei voluto usare la Rieper che tutti dicono ottima, ma il problema è che loro consigliano per panificare la Blu che però è una 00, mentre in realtà la Manitoba è una 0. Ho optato allora per la Manitoba.
Scelta la farina impasto bene tutti gli ingredienti(rimane un impasto molto consistente ma interpellata Rossella mi conferma che deve essere così ), faccio una palla, la incido con un taglio a croce e la metto in una ciotola di vetro coperta da un piatto.
La ciotola l'ho poi messa nel pensile della cucina che ho sopra il forno, in modo che rimanesse in un luogo più caldo.


48 ore dopo
Ho preso la mia ciotola dal mobile e meraviglia delle meraviglie qualche bollicina piccola piccola c'è, allora a 100 gr di impasto (il resto purtroppo va buttato), ho aggiunto 100 gr di farina Manitoba e 45 gr di acqua, ho impastato per bene e di nuovo messo nella ciotola che ho coperto e rimesso nel mobile.
Qui però mi è venuto il secondo grosso dubbio: che odore deve avere? Ovviamente ho chiesto a Rosella¦ma farsi spiegare per mail un odore non è proprio facile, comunque alla fine ci siamo capite: l' impasto deve avere un odore acidulo ma non troppo forte o sgradevole.


Dopo altre 48 ore
Ho letto sul libro delle Simili che se a questo punto non è successo nulla bisogna buttare tutto e ricominciare: a me fortunatamente non è successo, anzi, il mio impasto era quasi raddoppiato quindi ho fatto un altro rinfresco come il primo:
100 gr di impasto, 100 gr di Manitoba e 45 gr acqua.
Ho impastato e rimesso a riposare nella ciotola coperta, dentro il mobile.
1° giorno
A questo punto i rinfreschi vanno fatti non più ogni 48 ore, ma ogni 24.
Prendo la mia ciotola, e anche se sono passate solo 24 ore anche questa volta è raddoppiato, quindi a 150 gr di impasto aggiungo 100 gr di Manitoba e 50 gr di acqua.
Rimetto nella ciotola coperta e la ripongo ciotola nel mobile.


Adesso secondo il procedimento bisogna andare avanti così fino a quando l'impasto non lievita in tre ore (potrebbe metterci anche 15 giorni), io purtroppo sono solo al terzo giorno, quindi sono ancora lontana dalla fine però mi sembra che per il momento stia venendo bene.
L'odore cambia ogni volta che rinfresco, diventando sempre meno acido e più gradevole.