Typone ha scritto:Rossella ha scritto:la vernaccia si, è una tra le cose che mi faccio portare dalla Sardegna
Mariella non ha precisato, in effetti, ma credo si tratti della
VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO, uno dei pochi bianchi toscani degni di lode.
T.
No, no carissimo, mi riferivo alla nostra Vernaccia, se può interessare trascrivo qualcosa sull'argomento
"LA VERNACCIA DI ORISTANO
La Vernaccia fu introdotta in Sardegna con tutta probabilità dai Fenici, anche se qualcuno pensa che furono gli Spagnoli a portarla nell'isola alla fine del XIV secolo. Una leggenda naRra che la Vernaccia di Oristano derivi dalle lacrime di Santa Giusta, patrona della città.
Durante una perniciosa epidemia malarica che stava mietendo numerosissime vittime gli abitanti erano del tutto impotenti, e fu allora che Santa Giusta scese dal cielo colpita da tanto squallore e che cominciò a piangere e a pregare Dio di avere pietà di quel popolo sfortunato. Dove caddero le sue lacrime sorsero tante pianticelle che rapidamente germogliarono ricoprendosi di foglie e di frutti. Nel timore che le piante potessero sparire così come erano apparse, gli uomini ne raccolsero i frutti, li pigiarono e ne raccolsero il succo in grandi anfore. Appena i malati riarsi dalla febbre ne bevvero si sentiranno subito meglio.
Il nome Vernaccia si fa derivare da "vernum", Primavera, la stessa sbocciata nell'isola per l'effetto rincuorante del vino bevuto dai suoi abitanti.
Fu la "Giudichessa" Eleonora d'Arborea, nel XIV secolo a promuovere la diffusione della Vernaccia emanando, nel 1335 quella mirabile raccolta di leggi che fu la "Carta de logu", all'interno della quale si imponevano particolari norme di disciplina dei vigneti che dovevano essere coltivati razionalmente
Oggi la Vernaccia di Oristano è una delle varietà più importanti dell'isola, anche se la sua coltivazione è limitata alla valle più bassa del Tirso in provincia di Oristano. La Vernaccia di Oristano ha una gradazione minima di 15°. Quando la gradazione è di 15, 5° ed il vino è stato invecchiato per almeno tre anni, può essere etichettato "superiore". La riserva richiede quattro anni di invecchiamento. La versione liquoroso dolce richiede due anni di invecchiamento e una gradazione di 16, 5°, mentre il liquoroso secco ha una gradazione di 18°.
Il vino ha colore giallo-ambra chiaro, bouquet intenso e largo con sentori di mandorlo fiorito. Si colgono anche note di nocciole tostate e lievi ricordi di pesca. Il sapore è ricco con corpo pieno.
Localmente, la versione secca della Vernaccia viene servita come aperitivo insieme alla bottarga, mentre la versione dolce come bevanda a fine pasto sul dessert dove può accompagnare dolci a base di marzapane."