Continuano i miei esperimenti con la farina di kamut, anche se adesso (su consiglio del medico di mia moglie) cominciamo a reintrodurre le farine tradizionali agli impasti in maniera graduale.
ingredienti
- 7 gr LB (avevo solo 3 ore a disposizione per lievitazione, altrimenti solo LM)
- 80 gr LM
- 200 gr di farina di Kamut (Triplo kamut)
- 150 gr di farina integrale di farro
- 150 gr di farina 00
- Acqua 30+50+300 gr in vari step che seguono
- Un cucchiaino di miele
- Pomodori q.b.
- Origano q.b.
- Sale secondo il proprio gusto
- Olive verdi denocciolate (per la versione “alla Barese”)
Procedimento
Sciogliere i 7 gr di LB in 30 gr di acqua e un cucchiaio di farina 00
Attendere 20 minuti che cresca un po’ e poi unirlo a 100 gr del mix di farine, 50 gr di acqua, il cucchiaino di miele e tutto il LM precedente messo a bagno per 5 minuti in acqua calda e zucchero (per abbassare l’acidità). Impastare, formare una palla, schiacciarla e metterla a bagno in un recipiente capiente pieno di acqua a circa 37 gradi.
Nel frattempo mettere in un recipiente molto capiente (ho usato una pentola da pasta in acciaio inox) 300 gr di acqua a temperatura ambiente, quando la palla di lieviti e farine viene a galla, strizzarla per bene e metterla nel recipiente con i 300 gr di acqua.
A questo punto si comincia la faticaccia... sciogliere la pallotta con l’acqua e poi aggiungere poco per volta il mix di farine rimanenti, incorporando il tutto facendo dei movimenti energici con la mano a dita aperte, sbattendo anche contro le pareti del recipiente.
Il tutto si incorda molto velocemente, l’importante è che l’impasto rimanga molto morbido ma che stacchi comunque dalle pareti, per rendere l’idea della consistenza, se lo si prende con la mano e si tira su, tende ad allungarsi verso il basso a causa del suo peso.
Con le mani unte di olio di oliva si da qualche piega all’impasto, senza necessariamente appoggiarsi al piano (io l’ho fatto “al volo”), poi si distribuisce l’impasto nei recipienti di cottura unti di olio, facendo cura a schiacciarlo bene e a picchiettarlo con le punte delle dita per fare gli occhietti.
Si copre tutto con una bella coperta e si lascia lievitare.
Io dopo tre ore avevo la giusta lievitatura, si spolvera di origano (se piace) si distribuiscono i pomodori tagliati con la buccia verso l’alto e schiacciandoli bene nell’impasto, lo stesso si fa se vogliono le olive, si prepara un’emulsione di acqua e olio in parti uguali da distribuire sulla superficie… sale q.b. e si inforna a 230 gradi ventilato per 15 minuti.
Il risultato è quello che segue… buon appetito
Ps… questa volta mi sono ricordato di fare le foto all’interno prima dell’arrivo delle locuste





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