
spero di essere ancora in tempo, anche perchè questa è una delle torte che mi piacciono di più.
E' una versione "ricca" della lemon tarte inglese, che prevede l'aggiunta di cocco e di una serie infinita di grassi :) che la rendono assolutamente strepitosa. Sul momento, l'avevo chiamata Stupendissima, tanto per dare l'idea di quanto mi piacesse e alla fine il nome le è rimasto.
Sul testo da cui l'ho copiata, invece, si chiama semplicemente Crostata al Limone e al Cocco- ma seconod me Stupendissima è meglio
la fonte è Kitchen, Marie Claire, ma ho apportato tante e tali di quelle modifiche che ormai l'originale è solo un ricordo
Stupendissima
pasta frolla ( io uso la mia ricetta, che prevede 300 g di farina, 200 di burro, 100 di zucchero, 1 uovo, la buccia grattugiata di un limone e un pizzico di sale. Lavoro in fretta, stendo la pasta nella tortiera e metto in frigo, il tempo per preparare il ripieno, non di più)
per il ripieno:
180 g di burro a temepratura ambiente
300 g di zucchero ( ridotto drasticamente a 200- e va bene così)
4 uova intere, grandi
la scorza grattugiata di un limone ( l'originale diceva due cucchiaini, io preferisco abbondare)
il succo di mezzo limone
90 g di cocco grattugiato
uno yogurt alla vaniglia ( l'originale prevede uno yogurt bianco e una bustina di vanillina, fate voi)
Montare il burro a crema con lo zucchero e aggiungere le uova, ad una ad una, poi lo yogurt, il succo e la scorza di limone e in ultimo il cocco. Versare la crema nello stampo e far cuocere a 180 gradi per almeno mezz'ora: la superficie deve essere appena appena brunita. Il ripieno rassoda a contatto con l'aria, quindi non preoccupatevi, se vi sembra molle.
Lasciate raffreddare bene e poi spoverate con abbondante zucchero a velo
Due o tre note veloci
durante la lavorazione, il composto si smonta: tutto ok fino all'aggiuta delle uovo, poi con lo yogurt e il limone è la fine. La prima volta, ero stata tentata di buttare via tutto, invece è così che deve essere: versate il ripieno nella torta e infornate, senza porvi troppe domande
la cottura, invece, potrebbe presentare qualche insidia perchè, trattandosi di un composto semiliquidi, c'è il rischio che la frolla non cuocia bene. Nulla vi vieta di fare una cottura in bianco, di una decina di minuti, oppure di usare il forno ventilato- o tutte e due le cose insieme. Si può anche abbassare la temperatura a 160 gradi e far cuocere un po' di più: l'importante è che la superficie non scurisca
Non preoccupatevi se, appena fuoriuscita dal forno, il ripieno della crostata è ancora molle: si indurisce all'aria. Anzi, se riusciste a resistere fino al giorno dopo, la torta ci guadagna in friabilità e bontà.
