Il link che Sandra cita dice bene e in poche parole spiega come gli ebrei della diaspora hanno seguito la casherut con le materie prime del paese dove si sono insediati e perfino delle regioni di quel paese. Vero anche che la cucina si distingue in sefardita e ashkenazita.
In un libro che seguo spesso: La cucina nella tradizione ebraica, a cura di Giuliana Ascoli Vitali-Norsa, ed. Giuntina, le ricette portano sempre il riferimento alla provenienza. Nel libro sono anche dettagliate le ricette dei dolci in uso a Venezia, come le bisse, le impade, gli zuccherini, le apere e che si mangiano a Pesah (oggi, però, si consumano in tutti i periodi dell'anno), ma che per il periodo di Pesah si preparano in un forno appositamente aperto per le necessità di casherut di questa ricorrenza.
Se ci riesco, metterò una foto delle impade che inforno spesso.