da panini e focacce » 19 feb 2008, 15:45
Marina di Ravenna
di blu52 il mer gen 16, 2008 8:43 am
Tutto cominciò circa 170 anni fa con il primo nucleo di Porto Corsini; poi questa spiaggia iniziò il suo sviluppo sull’altra sponda assumendo l’attuale nome..
Arrivarono i mitici anni ’60, fecondo periodo di entusiasmo e speranze; il boom economico fece da traino a quello turistico.
Erano i tempi del turismo romagnolo prima maniera: famiglie, giornate intere passate in spiaggia, si cenava rigorosamente in albergo; alla sera qualche orchestrina ravvivava l’atmosfera: musica, piadina e sangiovese.
Adesso tutto è cambiato: nella zona sono quasi scomparsi i gruppi familiari e le spiagge si riempiono soprattutto il fine settimana, prevalentemente con l’apporto delle comitive di giovani che provengono dall’entroterra..
Questo avrà potuto infastidire gli abituali frequentatori, oppure far storcere il naso a qualche snob che magari vorrebbe tornare al turismo dell’800, privilegio di pochi eletti, come al tempo del “Grand Tour” della nobiltà europea; ma tutto cambia, tutto si rinnova come la materia di cui trattava Einstein.
Adesso, complici le basse tariffe aeree ed i pacchetti “tutto compreso”, è diventato altresì di moda visitare i cosiddetti “paradisi tropicali”, dimenticando a volte le bellezze sulla nostra porta di casa.
Come quelle della nostra Marina di Ravenna per esempio. Una fila di stabilimenti, allegri, colorati e pieni di vita: le spiagge sono introdotte da dune di sabbia che ti danno l’idea della libertà, della scoperta.
Ravenna, la vecchia capitale d’oriente, di cui citiamo solo il suo centro spirituale, la semplice ed armonica bellezza di Piazza San Francesco e la sua basilica Romanica; Ravenna e i suoi lidi, ciascuno diverso per le sue particolari caratteristiche.
Prendiamo la bicicletta e facciamo una passeggiata assieme. Partiamo dal porto turistico, rinnovato di recente e ben attrezzato, con una organizzata e vitale scuola di vela.
Passiamo per Viale delle Nazioni, la via principale e sede di un caratteristico mercatino serale etnico e dell’antiquariato; se ci viene fame c’è la mitica, onnipresente piadina sennò c’è solo l’imbarazzo della scelta fra i vari ristoranti del centro fra i quali citiamo il Porto, Saporetti e Rejanne e quelli, pure validi, degli stabilimenti.
Proseguendo, notiamo la sagoma bianca ed elegante del Park Hotel, prestigioso albergo usato, oltre che dai vacanzieri, anche da congressisti per i suoi vasti saloni corredati da adeguate strutture .
Oltre, vediamo il cartello di una delle spiagge più note d’Italia, la mitica Duna degli Orsi, incrocio di gioventù internazionale. Alla domenica può riempirsi anche di quarantamila persone: una piccola cittadina sul mare.
Poi c’è l’albergo Bermuda, piccolo ma affidabile come ricorda, giustamente , anche la “Guida Rossa”, la celebre Michelin.
Da questo albergo, dove ho trascorso anch’io un piccolo ma bello periodo di riposo, arriviamo fino alla trattoria Alma, cucina tipica romagnola, che segna il passaggio dal Comune di Marina di Ravenna a quello di Punta Marina.
L’entroterra è pieno di risorse: paesini piccoli e quasi dimenticati, come le loro erbe particolari ed i frutti. Posti silenziosi, che contrastano con le spiagge rumorose. Eremi, zone misteriose e quasi inquietanti che riflettono i contrasti della storia passata; non dimentichiamoci che questi erano posti di frati ma anche di briganti.
Il carattere romagnolo: cos’è, come si può definire? Calore umano, amore per la propria terra, il mare, la musica, la buona tavola? Passione per il lavoro, dedizione alla famiglia, gentilezza d’animo?
Cortesia e discrezione verso gli ospiti condita, come il loro saporito sugo, da premurosi ed immediati consigli appena questi vengono a loro richiesti?
Forse possiamo sintetizzare il tutto in un unico, semplice concetto: amore per la vita.
Schegge di serenità, di felicità: come andare a vela con la propria compagna di vita e di lavoro, vederla assopirsi col viso rinfrescato dalla brezza marina ed accarezzato dai raggi del sole, pregustando un bel pranzo di pesce in una qualsiasi delle ridenti località della riviera.
Forse il successo turistico della Romagna, fin dagli inizi del Novecento, è proprio questo binomio di uomo e natura, mare e sole.
Un grande unico sole che non riscalda solo i corpi stesi su quelle spiagge larghe e rilassanti, ma il cui calore penetra anche nel cuore…
(per una mia coscritta, ricordando la sua gioventù…)