Moderatori: Sandra, Luciana_D, Clara, anavlis, Donna, Patriziaf
da ziaFania » 17 set 2010, 5:13
da Luciana_D » 17 set 2010, 7:22
da anavlis » 17 set 2010, 8:01
da anavlis » 17 set 2010, 8:09
Luciana_D ha scritto:Sei un po' troppo stringata nelle informazioni.....qui nessuno e' veggente (a parte Adriano)
da Luciana_D » 17 set 2010, 10:18
anavlis ha scritto:Luciana_D ha scritto:Sei un po' troppo stringata nelle informazioni.....qui nessuno e' veggente (a parte Adriano)
Non esageriamo, neppure Adriano possiede la palla di vetro! Pur riconoscendogli un'ottima sensibilità nei lievitati, cara Luciana tu non sei da meno. Senza piaggeria mi corre l'obbligo di riconoscerti che anche tu non scherzi con i lievitati. Fai delle cose veramente stupende!
da nicodvb » 17 set 2010, 11:26
da ziaFania » 17 set 2010, 15:55
da anavlis » 17 set 2010, 19:13
nicodvb ha scritto:La prima foto cos'è?
Dalla seconda si vede che l'impasto si è lacerato in superficie, segno inconfondibile dell'uso di una farina di forza media o medio-bassa. Non è un difetto, anzi: riuscire a far sviluppare il pane così bene con una farina non all'altezza è indice di fortuna o bravura . Il pane dovrebbe essere particolarmente soffice
da Luciana_D » 17 set 2010, 19:35
ziaFania ha scritto:Allora, qui mi devo rimboccare le maniche per rispondere a tutti ma sono felicissima di farlo. Non ho dato tante indicazioni come Adriano e Luciana , perche` loro le danno per aiutare io le darei per far ridere i polli. Ma siccome bisogna farlo lo faccio. Ho fatto prima il mio lievito madre con farine miste di grano, kamut e segale. Siccome non conosco le caratteristiche delle suddette farine ho pensato che prima di addentrarmi in un campo doppiamente sconosciuto, per fare il pane, sarebbe meglio cimentarmi con una farina che conosco come le mie tasche. Ho usato una ricetta, modificata, del sito le petrin (http://sandrakavital.blogspot.com/2007/ ... rande.html):
pour la pâte fermentée
300g de farine t65 ou T55
1/2 cc de levure sèche instantanée
5g de sel
180-200g d'eau
pour la pâte
1kg de farine T65 ou T55
630g d'eau (1)
8g de levure de boulangerie fraiche
250g de pâte fermentée
20g de sel
50g d'eau (2)
Non ho usato il lievito istantaneo ma pochissimo lievito di birra per la pasta fermentata, non ho usato per niente il lievito di birra nella seconda ma solo la mia pasta madre, la quale era cosi` idratata che non ho dovuto aggiungere nessun'acqua dopo l'autolisi. La farina che ho usato (ha ragione Nicodb) e` di media forza (Bread flour). La temperatura del forno si e` abbassata da sola perche` la carretta del mio forno non ha il vetro e io sono un'irriducibile curiosa e ho aperto il forno. Ho ridotto le dosi della meta`, ma la quantita` di lievito madre non proprio. Non posso piu` mettervi la foto dei filoncini scorfani perche' Gianluca e Alejandro se le sono mangiate tutte. In ogni caso la cottura da un lato era corretta dall'altro no. Potrei anche azzardare a dire che forse non ho lasciato abbastanza spazio tra le due pagnottelle. Non posso piu` pensare ad altro. Adesso devo scappare. Grazie a tutti
da ziaFania » 17 set 2010, 20:45
Non posso piu` mettervi la foto dei filoncini scorfani perche' Gianluca e Alejandro se le sono mangiate tutte.
da Luciana_D » 17 set 2010, 21:17
ziaFania ha scritto:Non posso piu` mettervi la foto dei filoncini scorfani perche' Gianluca e Alejandro se le sono mangiate tutte.
Ma avete notato il mio italiano? Da quello che ho scritto sembra che i miei figli abbiano mangiato le foto!
A parte gli strafalcioni linguistici, ho sbagliato qualcosa nella procedura ?
da Sandra » 17 set 2010, 21:48
da nicodvb » 17 set 2010, 21:49
anavlis ha scritto:nicodvb ha scritto:La prima foto cos'è?
Dalla seconda si vede che l'impasto si è lacerato in superficie, segno inconfondibile dell'uso di una farina di forza media o medio-bassa. Non è un difetto, anzi: riuscire a far sviluppare il pane così bene con una farina non all'altezza è indice di fortuna o bravura . Il pane dovrebbe essere particolarmente soffice
Grande il nostro Nico, il papà dei lieviti
da nicodvb » 17 set 2010, 21:53
Luciana_D ha scritto:ziaFania ha scritto:Non posso piu` mettervi la foto dei filoncini scorfani perche' Gianluca e Alejandro se le sono mangiate tutte.
Ma avete notato il mio italiano? Da quello che ho scritto sembra che i miei figli abbiano mangiato le foto!
A parte gli strafalcioni linguistici, ho sbagliato qualcosa nella procedura ?
Tu non hai sbagliati nulla ma mi chiedevo perche' ,nella ricetta che hai seguito,hanno infilato il sale nella biga.....normalmente non si fa.
da ziaFania » 18 set 2010, 4:47
da Luciana_D » 18 set 2010, 7:18
nicodvb ha scritto:Luciana_D ha scritto:ziaFania ha scritto:Non posso piu` mettervi la foto dei filoncini scorfani perche' Gianluca e Alejandro se le sono mangiate tutte.
Ma avete notato il mio italiano? Da quello che ho scritto sembra che i miei figli abbiano mangiato le foto!
A parte gli strafalcioni linguistici, ho sbagliato qualcosa nella procedura ?
Tu non hai sbagliati nulla ma mi chiedevo perche' ,nella ricetta che hai seguito,hanno infilato il sale nella biga.....normalmente non si fa.
si mette in due casi:
-o quando si vuole rallentare la fermentazione (quindi anche la lievitazione) per motivi di tempo
-o quando si vuole ridurre l'attività proteolitica del lievito e ridurre i danni alla maglia glutinica. Si vede che nonostante i miei consigli non hai mai fatto un lilì di segale e una biga con esso, o ti saresti accorta della differenza abissale che c'è tra una biga con lilì+sale e lilì senza sale: la prima rimane soda come una biga ordinaria, la seconda riduce l'impasto ad una colla che puoi girare con il cucchiaino.
Il sale ha molto effetto sugli enzimi proteasi e ben poco sui lieviti, almeno sul lievito di segale.
Posso?
da Gaudia » 18 set 2010, 8:33
da ziaFania » 18 set 2010, 13:11
da anavlis » 18 set 2010, 13:26
da nicodvb » 18 set 2010, 13:48
Luciana_D ha scritto:Ma lo sai che stanotte pensavo giusto al ritardo di lievitazione ......il resto no
Per tua esperienza,l'immissione di sale e la conseguente modificazione dell'attivita' proteolitica,influisce sull'alveolatura?
Panperfocaccia.eu, è un forum di cucina ricco di ricette e procedimenti, qui troverete tante persone come voi che hanno voglia di imparare e condividere.
Nelle prime forme di vita urbana dell’Homo sapiens, così come nei laboratori degli scienziati del XXI secolo, passando per le vivaci città rinascimentali, le nuove idee nascono sempre attraverso lo scambio di informazioni e il confronto fra individui.
È proprio questa circolazione “liquida” di conoscenza che permette di esplorare nuovi orizzonti e di creare innovazione. Quando si condivide una comune cultura civica con migliaia di altre persone, le buone idee tendono a riversarsi da una mente all'altra, ecco che si verifica Uno scambio di buone idee!
Steven Johnson - uno scambio di buone idee