pasta di casa: Busiate,Corzetti,Gnocchi Capresi...e voi?

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pasta di casa: Busiate,Corzetti,Gnocchi Capresi...e voi?

Messaggioda Rossella » 19 gen 2007, 19:57

pasta di casa1.jpg
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pasta di casa.jpg
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Busiate

Tra i tanti tipi di pasta fatta in casa le busiate sono senz'altro tra i più noti.
Questo tipo di pasta prende il nome dalla busa, un ferro da calza utilizzato per attorcigliare durante la preparazione della pasta.
Certe volte al posto del ferro veniva utilizzato lo stecco di una pianta la disa

Chi non ricorda una nonna intenta a preparare questi 'maccarruna' con la busa, con il ferro da calza. Mentre avvolgeva attorno ad esso ed una volta che la pasta aveva preso la forma, lo sfilava via. Magia un lungo boccolo nasceva¦pronto per essere cucinato.

500gr. di farina di semola ci voglio circa 250gr. di acqua tiepida
Lavorare la pasta e farla riposare, formare i maccaruna.

conditi con una salsa fresca, dove ho aggiunto un pò di salsiccia secca, peperoncino e una bella grattugiata finale di buon pecorino.

Al momento mi fermo qui, adesso tocca a voi :wink:
Ultima modifica di Rossella il 21 gen 2007, 21:22, modificato 3 volte in totale.
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Messaggioda Dida » 20 gen 2007, 8:47

Ma che meraviglia! Mia mamma aveva una cameriera abruzzese che li preparava così e li chiamava "marraruni". Venivano conditi con un ragù di agnello.
Daniela Mari Griner



In amore, come in cucina, ciò che è fatto troppo in fretta è fatto male.
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Messaggioda Sandra » 21 gen 2007, 12:38

Bellissimi ma non riuscite a metterle tutte insieme queste paste fantastiche fatte in casa?Ovvero fare una raccolta per le povere emigrate ignoranti come me ed anche penso per molte italiane? :lol: :lol: :lol: :lol:

Grazie!! :) :) :) :) Sandra
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Messaggioda Danidanidani » 21 gen 2007, 12:57

La mia manualità = 0 e la mia scarsa pazienza, mi impediscono di tentare di riprodurre simili capolavori.... :cry: :cry: :cry: :cry:
Daniela Del Castillo
le mie foto qui:
http://www.flickr.com/photos/8594434@N08/?saved=1
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Messaggioda Rossella » 21 gen 2007, 20:10

Sandra ha scritto:Bellissimi ma non riuscite a metterle tutte insieme queste paste fantastiche fatte in casa?Ovvero fare una raccolta per le povere emigrate ignoranti come me ed anche penso per molte italiane? :lol: :lol: :lol: :lol:

Grazie!! :) :) :) :) Sandra

Questa sarebbe una cosa molto interessante, ci avevo pensato, Sandra come potresti incominciare?
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Messaggioda Sandra » 21 gen 2007, 21:08

pasta di casa.jpg
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Rossella ha scritto:
Sandra ha scritto:Bellissimi ma non riuscite a metterle tutte insieme queste paste fantastiche fatte in casa?Ovvero fare una raccolta per le povere emigrate ignoranti come me ed anche penso per molte italiane? :lol: :lol: :lol: :lol:

Grazie!! :) :) :) :) Sandra

Questa sarebbe una cosa molto interessante, ci avevo pensato, Sandra come potresti incominciare?


Scusa ma non ti sembra che sia la meno adatta?Comunque qualcosa ho anch'io:

I corzetti della Liguria di levante
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Messaggioda Rossella » 21 gen 2007, 21:18

[quote="Sandra"]

Scusa ma non ti sembra che sia la meno adatta?Comunque qualcosa ho anch'io:

I corzetti della Liguria di levante



:shock: belli!
come li fai? 8) cosa usi per dare quella forma, raccontaci un pò su :wink:
su su che modifico il titolo del 3d :P
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Messaggioda Sandra » 21 gen 2007, 22:27

Intanto metto quanto trovato su internet per quanto riguarda l'artigiano che produce gli stampi di legno:

L'intagliatore
L’intagliatore è l’artigiano che incide nel legno forme diverse e di grande pregio.
Dalla “bottega” di Franco Casoni, intagliatore, escono capolavori di ogni genere, elementi per arredo, polene ed anche i corzetti.
I corzetti sono stampi di legno per decorare la pasta (i corzetti appunto), e sono composti da due parti: una che ha la funzione di “timbro” e l’altra di forma cilindrica con una parte incisa e concava, che serve per tagliare la pasta.
Dopo aver scelto il tipo di legno (pero, melo, faggio o acero), l’artista disegna sul legno un vero e proprio “stemma” che rimarrà impresso sulla pasta anche dopo la cottura. Il merito del Signor Casoni è proprio quello di aver riscoperto e riproposto un utensile che nelle cucine moderne era ormai scomparso.
• Franco Casoni, 0185/301448 – 0185/306377

Poi la foto dell'oggetto, me lo ha procurato una partecipante al forum di Coquinaria un po' di tempo fa
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Io li ho conditi una volta con salsa di noci, una volta con pesto ed un'altra semplicemente con pomodoro e basilico.

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Messaggioda elisabetta » 21 gen 2007, 22:38

Bellissimi fotogrammi, grazie Rossella!
Lo stampo dei corzetti mi manca, mi piace molto quel tipo di pasta.
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Messaggioda Rossella » 21 gen 2007, 22:45

elisabetta ha scritto:Bellissimi fotogrammi, grazie Rossella!
Lo stampo dei corzetti mi manca, mi piace molto quel tipo di pasta.

Grazie cara, ma non credere di uscirtene cosi :D che ci racconti? 8)
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Messaggioda elisabetta » 22 gen 2007, 9:17

Sui corzetti?
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Messaggioda Rossella » 22 gen 2007, 9:22

elisabetta ha scritto:Sui corzetti?

sulla pasta che fai tu a casa. :D
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Pasta cotta per gnocchi e ravioli capresi

Messaggioda elisabetta » 22 gen 2007, 9:47

Mia madre fa i ravioli con la pasta cotta, ma con la stessa pasta si possono fare anche gli gnocchi alla sorrentina o anche conditi con altri sughi




Pasta cotta per gnocchi e ravioli capresi


500 gr di farina 00
1/2 litro d'acqua
1 cucchiaio di olio o strutto
1 cucchiaino di sale fino

Portare ad ebollizione l'acqua con l'olio e il sale, versare la farina in un sol colpo e girare velocemente(fuori dal fuoco) l'impasto, versarlo sulla spianatoia e appena diventa tiepido lavorarlo con le mani per renderlo liscio.Stenderlo col matterello infarinandolo bene perchè è appiccicoso, a 3/4 mm, formare i ravioli capresi con un ripieno fatto con caciotta fresca(400 gr)vaccina schiacciata con una forchetta e mescolata con 40 gr di parmigiano, 2 tuorli piccoli, maggiorana e se piace 100 gr di mozzarella(nell'impasto classico non ci andrebbe).
Per gli gnocchi:formare dei rotolini e tagliarli a tocchetti che andranno rotolati per incavarli.
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Messaggioda Sandra » 22 gen 2007, 10:38

Non potreste mettere qui anche i maloreddu e le tagliatelle di castagne di Dida, poi c'era altro sicuramente!!!Sandra

PS forse si potrebbero aggiugere, tortellini, gnocchi carote, canederli
pizzoccheri, passatelli , zuppa imperiale.
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Messaggioda francesca » 22 gen 2007, 12:38

Io, date le mie origini paterne, pugliesi, faccio spesso le orecchiette, e aggiungo sempre una parte di "fiscarruli", che poi sono le tue busiate, ma fatte col ferro quadrato. Al momento non ho foto, la prima volta le scatto e le metto qua :wink: .
Ancora di più, perchè si fa prima, preparo i cavatelli, che uso sia con i fagioli o ceci, che al pomodoro e cacioricotta.
L'impasto è semplice, di semola e acqua, il procedimento pure, si tagliano gnocchetti grandi come un cece e si scavano trascinandoli, con la punta di un coltello arrotondato, di quelli da tavola. Fine, ci vogliono due minuti, ma che buona la pasta fatta in casa!

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Messaggioda Donatella » 22 gen 2007, 12:58

Non ho ancora fatto foto di un piatto nato li per li di cui però riporto pari pari come è nato sperando che qualcuno ne abbia una ricetta vera e propria ... posso?
"I tortelli non lo so" ….

Le ultime feste in casa mia sono state un po' "affannate" fatto salvi i classici tortellini mi son scoperta senza alcuna voglia di cucinare e saltellando tra un petto di pollo grigliato senza storia, qualche sugo svelto e montagne di verdure mi sono ritrovata il 30 di dicembre a dover inventare il cenone di fine anno (per fortuna solo per 4!) .....
Insomma quel fatidico mattino tra la caffettiera borbottante, Giovanni Rana che pubblicizza gnocchi speck e patate e il vicino di casa che prepara “il vecchione” l'umore era dei più sfasati e la voglia di mettersi a far qualcosa praticamente NULLA....
Mio marito imbronciatissimo se ne esce con un: Ma insomma per domani sera non cucini nulla di nuovo???

Col bricco del latte in mano rispondo: mhmm... si ho in mente .... (che caspita c'ho in mente?? ) ... sull’onda della pubblicità mi scappa un: tortelli speck e patate

Oh oh … e mo’ che l’ho detto chi ha mai preparato una cosa del genere? Accidenti al Giovanni e ai suoi gnocchi ripieni!

Mio marito mi guarda già più sorridente: ok ti do una mano anch’io! Che dici preparo i dolci? ….(Pfiu … meno male … …)

Nel giro di mezz’oretta la cucina è un laboratorio … quante patate ? diciamo 3 patate medie a bollire … e poi??? Nel frigo c’è lo speck ma temo sia troppo saporito .. boh! .. ah guarda qui c’è una vaschettina di pancetta per la matriciana .. bella magra … chissà … son 100 gr. Ma si dai proviamo con quella è magrissima …. La infilo nel tritattutto, due giretti ed ecco che si forma una bella poltiglietta profumata.

Le patate sono pronte, sbucciate e schiacciate, aggiungo una piccolissima noce di burro, mescolo, aspettiamo che diventino tiepide … ecco aggiungo la pancetta tritata, per me ci sta bene una grattatina di noce moscata e 3-4 cucchiai di grana …. L’uovo lo metto? No secondo me non ci sta … accidenti poco sale? Macchè è già saporito dai !!

Resisto alle domande curiose di mio marito che vuol sapere di chi è sta ricetta (come posso dirgli che non so neppure cosa diavolo sto facendo? ) e con aria di saperla lunga infilo il composto nel frigo … sai deve riposare … mah!

Mentre preparo altre cose rimugino sul cosa farne di quel composto che a dire il vero un buon profumino lo fa ….
E’ arrivato il momento di preparare il tagliere e la pasta per le tagliatelle … come le facciamo? Io dico gialle .. lui dice verdi è così ecco 5 uova di pasta gialla e 5 di pasta verde … che esagerati!!! Siamo solo 4 dopo le tagliatelle guarda quanta ne rimane!
Tiro la sfoglia (rigorosamente con la macchinetta che di usare il mattarello proprio non son capace) la tv manda la pubblicità dei biscotti con le stelline … mhmm.. stelline .. con l’aiuto di un cucchiaino sistemo il ripieno sulla striscia di pasta gialla, appoggio sopra la striscia di pasta verde chiudo bene i lati spennellando leggermente con un po’ di acqua (forse ci andrebbe un chiaro d’uovo sbattuto?) e utilizzando le formine tagliabiscotti ecco che il tagliere diventa un cielo di stelle, soli, lune e cuori bicolori, sistemo tutto su un bel vassoio …
I dubbi mi assalgono: e se si aprono in cottura? E se son cattivi? E se … vabeh per ora li congelo poi si vedrà … infilo il vassoio e cade la busta degli asparagi congelati beh tanto devo farci il budino come antipasto …. Ma sono troppi qualcuno lo tengo da parte magari come contorno così è già pronto ….

L’ultimo dell’anno mi ritrova ai fornelli .. quest’anno abbiamo deciso: solo antipasti, minestre e dolci .. ma quei tortelli ancora non so con cosa portarli in tavola…

Mentre l’acqua bolle prendo la mia bella padella saltapasta e ci metto un po’ di burro, taglio lo speck a striscioline … dal frigo gli asparagi mi guardano un po’ tristi, li taglio a pezzetti lasciando le punte intere e li faccio saltare insieme allo speck.. ci vorrebbe un po’ di panna ma l’ho usata tutta per il dolce .. però ci sono ancora 2 o 3 cucchiaiate di mascarpone .. mah … ci penserò su ….
È il momento di vedere se i miei tortelli si aprono bollendo, li tuffo nell’acqua bollente salata, loro scendono e… wow non si sono aperti!!!

Mescolo con molta delicatezza e quelli bel belli iniziano a venire a galla! Lascio cuocere un minutino e li raccolgo con la ramina (schiumarola?) depositandoli nella saltapasta, scuoto un po’ e d’impulso aggiungo il mascarpone, ma si dai anche una leggerissima spolverata di grana…

È il momento della verità! Porto in tavola dicendo: Questo è un esperimento se non è buono lasciate pure tranquillamente …
Un attimo di silenzio a bocca piena e poi: ce ne sono ancora? Ti sei scritta la ricetta? Chi ti ha detto di far così? Che c’hai messo dentro? Insomma: Buoni ……
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Messaggioda AMR » 22 gen 2007, 16:09

PROPRIO IERI LI HO DEGUSTATI CON IL NOME NOSTRANO DI " FERRETIELLI". Il sugo adatto deve essere corposo e consistente. Buono anche quello fatto con salsiccia non passata al tritacarne bensì quella nostrana detta " a punta di coltallo", sminuzzata. Servire con tanto pecorino.
Per fare più in fretta uso " la nonna papera" di Anna M.
Alberto M.R.
L'unico modo per liberarsi di una tentazione é abbandonarsi ad essa.
Oscar Wilde
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Messaggioda gatta » 22 gen 2007, 17:36

francesca ha scritto:Io, date le mie origini paterne, pugliesi, faccio spesso le orecchiette, e aggiungo sempre una parte di "fiscarruli", che poi sono le tue busiate, ma fatte col ferro quadrato. Al momento non ho foto, la prima volta le scatto e le metto qua :wink: .
Ancora di più, perchè si fa prima, preparo i cavatelli, che uso sia con i fagioli o ceci, che al pomodoro e cacioricotta.
L'impasto è semplice, di semola e acqua, il procedimento pure, si tagliano gnocchetti grandi come un cece e si scavano trascinandoli, con la punta di un coltello arrotondato, di quelli da tavola. Fine, ci vogliono due minuti, ma che buona la pasta fatta in casa!

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Ma questa è una foto dei pisarei piacentini che faceva la mia nonna! :shock:

La forma è uguale, si fanno con farina a fontana, un pugnetto di pangrattato, che si scotta poi aggiungendo acqua bollente, poi acqua fredda e si impasta fino ad avere una pasta elastica, poi si stacca un pezzetto di pasta e lo si arrotola per fare la strisciolina come per fare i gnocchi, ma più sottile.
Si prende in mano la strisciolina con una mano, con l'altra si stacca un pezzettino grande come un unghia e lo striscia sul tavolo con il pollice, la forma è uguale a quella dei cavatelli di Francesca.
Il condimento è un sugo di pomodoro e basilico, a cui di aggiungono i fagioli lessati, e alla fine abbondante parmigiano.

Dalla Puglia all'Emilia hanno la stessa forma ma nomi diversi, forse la differenza sta nell'uso della farina di grano tenero in Emilia. :D

Ciao!
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Messaggioda francesca » 22 gen 2007, 17:46

gatta ha scritto:
francesca ha scritto:Io, date le mie origini paterne, pugliesi, faccio spesso le orecchiette, e aggiungo sempre una parte di "fiscarruli", che poi sono le tue busiate, ma fatte col ferro quadrato. Al momento non ho foto, la prima volta le scatto e le metto qua :wink: .
Ancora di più, perchè si fa prima, preparo i cavatelli, che uso sia con i fagioli o ceci, che al pomodoro e cacioricotta.
L'impasto è semplice, di semola e acqua, il procedimento pure, si tagliano gnocchetti grandi come un cece e si scavano trascinandoli, con la punta di un coltello arrotondato, di quelli da tavola. Fine, ci vogliono due minuti, ma che buona la pasta fatta in casa!

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Dalla Puglia all'Emilia hanno la stessa forma ma nomi diversi, forse la differenza sta nell'uso della farina di grano tenero in Emilia. :D

Ciao!

Non esattamente, la differenza sta nel fatto che nei cavatelli non c'è pangrattato, la forma è simile ma sono tutt'altra cosa, anche più scavati, mentre i pisarei sono più "gnocchetti" :wink:
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Messaggioda gatta » 22 gen 2007, 18:02

Eppure la mia nonna, che era di Ziano Piacentino, li faceva proprio con questa forma qui, grandi come un'unghia e belli scavati...
Forse quelli industriali sono più a gnocchetto, adesso che mi ci fai pensare, li avevo presi una volta all'Auchan, secondo me sono accettabili, ma non sono quelli della mia nonna! :D
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