Moderatori: Sandra, Luciana_D, Clara, anavlis, Donna, Patriziaf
da robertopotito » 8 feb 2007, 15:59
da pikkolin@ » 9 feb 2007, 8:15
da luciano » 9 feb 2007, 14:19
pikkolin@ ha scritto:Grazie mille "pastrocchione" per aver condiviso questa ricetta. Unica domanda: in che maniera posso sostituire il lievito naturale con il cubetto?
da Rossella » 9 feb 2007, 14:36
luciano ha scritto:Io però uso da diverso tempo il lievito naturale tipo "sourdough" (50% farina 40/50% acqua), a mio avviso più gestibile se si ha poco tempo a disposizione e forse anche più facile da condurre.
Vorrei quindi sapere se hai idea di quanto (e come) dovrebbe cambiare il procedimento che hai descritto usando il sourdough.
Ciao e grazie
Luciano
da luciano » 9 feb 2007, 18:59
Rossella ha scritto:ciao Luciano è il tuo primo post..benvenuto.
Rossella ha scritto:sbaglio o è un lievito madre essicato se è si come lo adoperi?
grazie
da Rossella » 9 feb 2007, 19:10
luciano ha scritto:In realtà non è proprio così. Il lievito che uso lo faccio mescolando in un barattolo di vetro acqua e farina in parti uguali (circa), ottenendo una pastella che assomiglia al poolish (ma ovviamente senza lievito di birra). E' molto comune all'estero dove è noto con il nome di "sourdough".
La pastella che si ottiene inizia a fermentare verso il secondo giorno: da quel momento si fanno rinfreschi giornalieri aggiungendo acqua e farina in parti uguali e rimescolando (una parte si butta nei primi giorni); il lievito è maturo dopo una ventina di giorni ma è utilizzabile anche prima (dopo
7/8 giorni cioè da quando inizia a raddoppiare in volume nel giro di 2 ore).
(I rinfreschi possono esere anche ridotti a uno o due alla settimana se si conserva in frigorifero)
Mi piacerebbe sapere come utilizzarlo con le ricette che prevedono l'uso del lievito naturale ad impasto "asciutto" (considerando ovviamente che la percentuale di acqua è del 50% sul peso del lievito e quindi tale quantità dovrà essere sottratta da quella specificata nella ricetta al fine di rispettare
la corretta idratazione dell'impasto).
Ciao
Luciano
da robertopotito » 12 feb 2007, 7:42
luciano ha scritto:pikkolin@ ha scritto:Grazie mille "pastrocchione" per aver condiviso questa ricetta. Unica domanda: in che maniera posso sostituire il lievito naturale con il cubetto?
Vorrei provare anche io a fare questo pane che ho assaggiato (l'originale) e mi piace veramente un sacco.
Io però uso da diverso tempo il lievito naturale tipo "sourdough" (50% farina 40/50% acqua), a mio avviso più gestibile se si ha poco tempo a disposizione e forse anche più facile da condurre.
Vorrei quindi sapere se hai idea di quanto (e come) dovrebbe cambiare il procedimento che hai descritto usando il sourdough.
Ciao e grazie
Luciano
da robertopotito » 12 feb 2007, 7:49
pikkolin@ ha scritto:Grazie mille "pastrocchione" per aver condiviso questa ricetta. Unica domanda: in che maniera posso sostituire il lievito naturale con il cubetto?
da pikkolin@ » 12 feb 2007, 10:00
da robertopotito » 12 feb 2007, 12:52
pikkolin@ ha scritto:Grazie Roberto, ma va fatta riposare tutto quel tempo fuori dal frigo o in frigo?
da luciano » 12 feb 2007, 21:07
robertopotito ha scritto:ciao Luciano e benvenuto fra noi!!!
con questo tipo di sourdough puoi tranquillamente procedere nello stesso ed identico modo come previsto dalla ricetta.L'unico accorgimento è che dovresti diminuire di poco la quantità di liquido, in modo tale da ottenere un impasto tenero, ma non eccessivamente.
da Eledigi » 12 feb 2007, 22:19
da robertopotito » 13 feb 2007, 12:40
Eledigi ha scritto:Secondo me tuo padre e' ben piu' che soddisfatto di un figlio come te.
UN abbraccio.
Dimmi un po', per "sviluppato un paio d'ore" intendi lasciato rinvenire per un paio d'ore?
Grazie!!!
da Ospite » 14 feb 2007, 18:07
da robertopotito » 15 feb 2007, 12:32
vulkanino ha scritto:Scusa robe'
ma non è una quantità esagerata di lievito? Siamo al 50%!
da susyvil » 10 apr 2011, 9:54
da Luciana_D » 10 apr 2011, 10:02
da anavlis » 10 apr 2011, 21:24
Panperfocaccia.eu, è un forum di cucina ricco di ricette e procedimenti, qui troverete tante persone come voi che hanno voglia di imparare e condividere.
Nelle prime forme di vita urbana dell’Homo sapiens, così come nei laboratori degli scienziati del XXI secolo, passando per le vivaci città rinascimentali, le nuove idee nascono sempre attraverso lo scambio di informazioni e il confronto fra individui.
È proprio questa circolazione “liquida” di conoscenza che permette di esplorare nuovi orizzonti e di creare innovazione. Quando si condivide una comune cultura civica con migliaia di altre persone, le buone idee tendono a riversarsi da una mente all'altra, ecco che si verifica Uno scambio di buone idee!
Steven Johnson - uno scambio di buone idee