Buongiorno a tutti gli infarinati!
Vi metto una ricetta di pane che mi sta molto a cuore, perchè viene un pane buono, e perchè mi ricorda un felicissimo incontro.
Avevo pubblicato una ricetta, non la trovo più. Chissà se qualcuno l'aveva salvata, mah. Magari avevo pure messo le dosi.
Ma siccome questo pane l'ho rifatto spesso, ve la riscrivo a memoria. Ma non ho dosi, mi spiace, in ogni caso comunque lo facciate viene molto buono. Non ho mai seguito dosi precisissime, mettevo un pò a spanne, e, comunque, ovviamente tenendo presente le solite regole di panificazione, viene.
Al di là della ricetta, volevo segnalarvi il metodo che uso. L'ho anche preparato usando orzo, non quello perlato, proprio come si raccoglie, appena tolto dalle spighe, insomma.
Innanzi tutto dovete avere del buon grano, io in questo caso avevo quello di altamura specialissimo


ne prendete un pugno, saranno 100 g, lo sciaquate.
Lo mettete a bagno in acqua, e lì lo lasciate, cambiando acqua ogni tanto.
Prima o poi germoglia. Nella formazione del germoglio il chicco di grano cambia, sintetizza diverse nuove sostanze, per azione dei diversi enzimi.

ora, mettendo da parte scrupoli etici sulla crudele distruzione della povera piantolina, mettete il vostro grano germogliato nel frullatore o nel food processor (ommamma come si dice in italiano? robot?) con quel tanto di acqua che vi serve per frullare appunto. A questa pappetta, aggiungete un cucchiaino di miele e farina quanto basta per formare un impasto del pane. Lievito a vostro piacere, io metto lievito madre.
Formate i pani ed infarinateli bene con farina integrale. Una volta lievitati, cuoceteli, come più vi piace, pentolini, pietre ecc ecc. Io spruzzo ripetutamente l'interno con acqua, ma non metto nessuna pentoletta di acqua. Non ho neppure la refrattaria.
Questo è più o meno quello che ne deriva



Buono è buono, lo garantisco!!!
Mia mamma lo prepara senza far germogliare, ma solo mettendo a bagno il grano per una notte. Lascia il grano un pò più a pezzettini grossi, mentre io lo frullo più fine. Buono anche il suo, diverso, ma buono.
Paola