ugo ha scritto:Sandra ha scritto:Grazie Ugo,conosceresti per caso anche quella della montagna?Grazie!!

Ho guardato un po' tra i libri ma non ne ho trovate.
La versione di montagna(cui mi sono liberamente ispirato assaggiando in giro)è,in genere ,più liquida con rondelle di carote e frustoli di carne di manzo.
Se mi capiterà di leggerla la riporterò qui.

Ugo
Buon giorno a tutti, mi presento sono Cristina, sono trentina (Val di Non) e Vi seguo da tanto tempo. Ora con la scusa della Minestra d'Orzo trovo il coraggio di postarvi la ricetta che tramandiamo da generazioni a casa mia:
preparo un trito fino di cipolla carota e sedano in parti uguali, lo metto in pentola con un paio di litri di acqua fredda, una patata intera sbucciata (una volta pronta la minestra quest'ultima va schiacciata con una forchetta), un pezzo di cotenna oppure un fondo di speck o pancetta o di carrè di maiale affumicato , una manciata di fagioli borlotti o freschi o surgelati o fatti rinvenire, un cucchiaio di riso, sale e pepe e faccio bollire il tutto anche in pentola a pressione fino a che le verdure sono sfatte. A parte cuocio in acquaa salata a bollore due manciate di orzo perlato, preventivamente risciacquato sotto l'acqua fredda, lo scolo e lo inserisco nella minestra fatta bollire a parte. La tradizione vuole che si metta a cottura ultimata anche un bicchiere di latte fresco, che conferisce un aspetto vellutato al tutto, molto piacevole ma che se si vuole conservare il piatto per il giorno successivo rischia di inacidirla. Peraltro questa minestra, a mio parere, è migliore "riposata" cioè il giorno successivo!!