Moderatori: Sandra, Luciana_D, Clara, anavlis, Donna, Patriziaf
da Alberto Baccani » 4 dic 2007, 19:40
da Sandra » 4 dic 2007, 22:24
da Sandra » 4 dic 2007, 22:40
da Alberto Baccani » 5 dic 2007, 0:50
da Sandra » 5 dic 2007, 7:39
da Alberto Baccani » 5 dic 2007, 8:49
da mimma » 5 dic 2007, 9:36
Giovanna ha scritto:Ricordo che un macellaio di esperienza mi confezionò la carne sottovuoto e mi disse che potevo tenerla tranquillamente nel frigo per una settimana.
Mi è stato detto che la congelazione anzi indurisce la fibra della carne... sarà vero?
da Alberto Baccani » 5 dic 2007, 13:22
da ddaniela » 5 dic 2007, 13:51
da ddaniela » 5 dic 2007, 13:53
Frollatura della carne
Dopo l'abbattimento la carne degli animali non è immediatamente edibile, ma occorre far passare un tempo variabile durante il quale le carni diventano adatte al consumo.
Il cadavere va dapprima incontro al rigor mortis: a seguito dell'esaurimento dell'ATP, il carburante dei muscoli, essi si accorciano e si irrigidiscono.
In seguito, l'aumento di acidità e gli enzimi dei microrganismi presenti nella carne agiscono sulle proteine denaturandole, determinando un aumento di morbidezza, succosità e sapore.
Collagene ed elastina sono meno influenzate da questi processi: questa caratteristica influenza la qualità delle carni.
La carne che contiene meno tessuto connettivo, come i tagli posteriori e zona lombare, sarà più tenera e adatta a cotture leggere come la grigliatura, che non è in grado di sciogliere il collagene. I tagli anteriori e provenienti da muscoli che lavorano molto, più ricchi di tessuto connettivo, saranno più adatti per essere cotti a lungo, in modo tale da sciogliere il collagene e ammorbidire così la carne (come lo spezzatino e i tagli da bollito).
I bovini necessitano di un lungo periodo di frollatura. Essi vengono tagliati in quarti e mantenuti a 0-4 gradi, con una umidità relativa dell'85-90%, per 10-14 giorni. Questa lunga frollatura, in realtà, viene effettuata solo per le produzioni di elevata qualità, come la Chianina e la Romagnola, che sono tutelate da marchi europei (IGP) e devono seguire particolari disciplinari di produzione. Le carni bovine più economiche sono frollate per circa 24-48 ore.
Le carni alternative (pollame, struzzo, ecc.) e il pesce necessitano di un periodo mediamente più breve, di 24 ore circa.
http://www.cibo360.it/alimentazione/cib ... latura.htm
da Eledigi » 5 dic 2007, 14:08
da mimma » 6 dic 2007, 12:36
Eledigi ha scritto:Dice sempre "quando ha un aspetto che quasi vorresti buttarla via, è ora di mangiarla".
da blu52 » 6 dic 2007, 17:36
da Frabattista » 6 dic 2007, 17:37
da mimma » 11 dic 2007, 10:52
frabattista ha scritto:Ma a voi capita di andare ogni tanto al sabato (magari quando splende il sole) in qualche macelleria nota per vendere carne di buona qualità, fare un lising per comprare succulente fiorentine da cuocere ai ferri (che potete preparare solo all'aperto) e immancabilmente trovarvi alla domenica con la pioggia??? a me direi il 20% delle volte....
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Steven Johnson - uno scambio di buone idee