da blu52 » 24 ott 2007, 6:29
Ciao Fulvia!
E' una storia lunga ma cercherò di sintetizzarla.
Un sabato pomeriggio ero andato in pizzeria: la Signora (o meglio la ex cameriera che l'aveva rimpiazzata anche nel talamo coniugale) stava ancora pulendo il pavimento e, inginocchiata, mi mostrava l'altra faccia della luna.
Noi abbiamo chiesto di sederci e, ottenuto un grugnito di approvazione, siamo andati a un tavolino.
Dopo, questo mostro di simpatia è andata fuori a chiacchierare con l'amica del cuore: l'orario di inizio era passato da venti minuti.
E' venuto il marito (o compagno) per portarci pezzettini di formaggio con vari accompagnamenti: finito sono andato a prendere per le orecchie questa rappresentante della ristorazione trentina (la cucina, merito di lui, è a buon livello per quel tipo di locale).
Mi ha guardato in cagnesco, rientrata come una furia e poi in cucina, anzichè essere riconoscente di questo piccolo atto di diplomazia, ha martirizzato il malcapitato.
Poi, all'atto del conto, ci ha provato anche con me: ma è capitata male.
Lei pensava che il formaggio andasse solo con la polenta (sic!) ma io ho detto che di quest'ultima la nostra amata valle ha già pagato il dazio (pellagra & affini).
Insisteva. Allora ho preso il frustino e ho detto che le scale si possono anche salire: o almeno stare fermi (e zitti).
Poi la "revenge": qualche tempo dopo, in un negozio di Feltre che ha vari formaggi di malga, ho ricopiato questo scritto.
Qualche tempo dopo ancora qualche ora di vela mi ha dato la forza di affrontare il "mostro della pizzeria": non c'era, per fortuna, così ho lasciato lo scritto su carta-pergamena al simpatico consorte (o compagno).
Dalla vecchia cornucopia ho estratto questo reperto storico per i "Compagnons de la Cuisine".
Come vedi non ho sintetizzato un bel niente ma spero che la storia ti sia piaciuta.
Grazie per le integrazioni, buona giornata (e non affaticarti troppo in cucina...).
Bruno