La fonduta che buona
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QUESTA postata da me a suo tempo nel 3d linkato da Silvana
ricetta presa dall'Artusi e mi è sempre venuta bene.
Innanzi tutto il formaggio deve essere la vera fontina d'Aosta, quella che puzza per intenderci,
non fontal o similari che non darebbero lo stesso risultato.
Riporto qui il testo fedele dell'Artusi
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Cacimperio In Italia essendo questo piatto speciale ai Torinesi, ritenuto perciò che essi lo facciano alla perfezione,
mi sono procurato da Torino la seguente ricetta la quale, avendo corrisposto alla prova, ve la descrivo.
Basta per 6 persone
fontina netta dalla corteccia gr 400
rossi d'uovo 4
burro gr 80
latte quanto basta
La fontina è un formaggio poco dissimile dal gruiera, ma alquanto più grasso.
Tagliatelo a piccoli dadi e tenetelo per due ore in infusione nel latte. Mettete il burro al fuoco e quando avrà preso solore
versateci la fontina, ma del latte, ove è stata in molle, lasciatecene due sole cucchiaiate.
Lavoratela molto col mestolo senza farla bollire e quando il formaggio sarà del tutto sciolto
ritiratela dal fuoco per aggiungervi i rossi.
Rimettetela per un poco sul fuoco rimestandola ancora e, d'inverno, versatela in un vassoio caldo.
Se è venuta bene non dev'essere nè granulosa, nè far le fila, ma aver l'apparenza di una densa crema.
A Torino ho visto servirla con uno strato superficiale di tartufi bianchi crudi tagliati a fettine
sottili come un velo
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