Il ripieno era composto di:
-200 gr di ricotta di pecora scolata per 1 ora
-1 tuorlo spellato (togliere l'occhiello di finto albume e la pellicola che ricopre il tuorlo, serve a non farli puzzare)
-50 gr di parmigiano/misto grana
-50 gr di un buon semistagionato (stavolta ho messo l'emmenthal, ma va bene qualunque formaggio semistagionato degno di questo nome)

L'impasto l'ho fatto usando quasi metà di questo:
-500 gr di farina 00 (sospetto che ci voglia una farina più forte, a me spesso si rompe quando la ripasso nella sfogliatrice)
-1 uovo
-olio e vino bianco in pari volume (dovrebbero essere circa 90gr + 90 gr). Stavolta ho usato 60 gr di burro e 180 di vino bianco.
Ho steso la pasta allo spessore massimo e l'ho coperta con palline di ripieno, poi ho ricoperto la striscia e fatto le forme usando
una formina circolate zigrinata (immergetela continuamente nella farina, altrimenti le palline si rompono).

Le palline vanno poi bucate per permettere agli eventuali liquidi di evaporare (o di colare miseramente di lato se siete imbranate come me

e cotte a 200 gradi fino a doratura

Non mi verranno mai presentabili, ma sono sempre buoni: caldi o freddi, appena fatti o vecchi di mesi...