Noi l'abbiamo eseguita secondo i criteridi Marchesi divin Gualtiero, accompagnandola da spicchi di carciofi saltati in olio evo-aglio in camicia a togliere-sale e pepe.
Ho acquistato del pane arabo al posto del pancarrè. L'ho volutamente lasciato raffermare- L'ho grattugiato con la grattugia del formaggio. Ho scalzato per bene le costolette (in questo caso di maiale ma con il vitello è la stessa cosa...come procedimento) spesse 1,5 cm ca. Ho sbattuto l'uovo con poco pepe- ho intinto le costolette- le ho impanate facendo aderire bene la mollica- ho tracciato sulla superficie delle medesime un grigliato aiutandomi col dorso della lama del coltello. Ho fritto in burro salato, fuso in padella adeguata, spumeggiante (fiamma moderata) 3-4 minuti per parte. Ho poi ripassato su carta assorbente e servito.
La granulometria del pane grattuggiato deve essere bella grossa- il pane grattugiato deve essere raffermo ma non secco-La carne di vitello(maiale nel mio caso) va tagliata in modo regolare e non spessa vicino all'osso a scalare verso l'esterno. E' fondamentale. Il burro non deve mai bruciare (di solito si usa quello chiairificato per fiamme potenti, non domestiche). Va girata una volta sola per lato. Sembrerà banale ma la differenza si nota subito. La panatura deve essere dorata e non bruciacchiata. I succhi delle carni devono restare all'interno senza spappolare la panatura.
Insegnamenti tratti da OLTRE IL FORNELLO di G.Marchesi.

Ciao
LA MAX61°
P.S. Volendo si può servire con una riduzione di zucchero aceto bianco per conferire una nota acida al posto del tradizionale spicchio di limone .......abusato.