Immagino che quasi tutti utilizzino delle “compatte” piuttosto che le piu’ costose e complicate “reflex”.
Per quanto di mia ( scarsa) conoscenza, cerchero’ di dare quindi qualche indicazione sul modo piu’ corretto per ottenere qualche buon scatto con i nostri piatti come soggetto ipotizzando di utilizzare queste ,tutto sommato, economiche fotocamere.
La prima cosa che bisogna conoscere, e’ che la fotografia e’ soprattutto “luce”. Se siamo nelle condizioni di avere una buona luce che illumini i nostri soggetti, avremo risolto buona parte dei nostri problemi.
E’ buona norma quindi ,cercare di posizionare il piatto in una posizione all’interno della nostra cucina che goda di questa prerogativa. Nulla vieta ovviamente di spostare a piacimento i soggetti per metterli nelle condizioni ottimali. Io stesso, utilizzo spesso la parte esterna della mia abitazione quando trovo che la luce sia migliore.
Fotografando in interni e dando per scontato che nessuno usi delle luci da set fotografico, ci troveremo inevitabilmente di fronte al problema dei tempi di posa che ,purtroppo, con una luce pessima, si allungano dando come risultato una fotografia mossa. Chi ha pratica di programmi di fotoritocco ( photoshop, lightroom, ecc. ecc. ) potra’ sistemare una fotografia poco chiara o senza contrasto, ma non potra’ MAI sistemare una foto mossa. Si butta nel cestino e basta.
Casa fare quindi se le condizione di luce non sono ideali? Abbiamo due soluzioni.
-Trovare il modo di tener ferma la fotocamera.
-Utilizzare il flash
Per quanto riguarda la prima soluzione, la risposta piu’ corretta, sarebbe quella di utilizzare un treppiede dove fissare la fotocamera e quindi scattare ( utilizzando l’autoscatto per evitare di muovere la fotocamera) , per garantirsi la completa stabilita’ dell’immagine. Ovviamente, so che non tutti hanno un cavalletto a disposizione, e quindi , andra’ altrettanto bene, dopo aver impugnato la fotocamera e inquadrato il soggetto , appoggiarsi a qualcosa di stabile, trattenere un attimo il respiro e sparare i nostri scatti.
La seconda soluzione e’ ovviamente piu’ immediata anche se, spesso la luce dei flash e’ troppo diretta e non sempre garantisce risultati sicuri. Un piccolo accorgimento, scattando col flash e’ quello di non rimanere troppo vicini al soggetto per evitare fastidiose sovraesposizioni difficilmente recuperabili . E’ molto meglio posizionarsi almeno ad un metro dal soggetto e utilizzare lo zoom per avere un fotogramma ben riempito dal soggetto. In questo caso, la luce si spalmera’ in un’area piu’ ampia smorzando la propria durezza.
So che chi non fa della fotografia una propria passione, si limita molto spesso all’uso della fotocamera , utilizzando il programma automatico. E’ molto semplice, basta inquadrare e…”click” lo scatto e’ a posto. I risultati pero’ non sempre sono dignitosi.
Provate a impostare la fotocamera con la funzione “priorita’ di diaframma” . Vi troverete nella situazione in cui rimarra’ a vostro carico la scelta del diaframma da utilizzare.
Il diaframma non e’ altro che il “buco” da cui la luce entra per andare a colpire il sensore e registrare sullo stesso la relativa immagine. Dovete pensare che , tanto piu’ forte e’ la luce che colpisce il sensore tanto piu’ breve sara’ il tempo che la stessa impieghera’ a lasciare la sua immagine su quest’ultimo.
Perche’ utilizzare questa funzione quando e’ cosi’ semplice scattare col programma automatico?
Perche’ regolando il diaframma, avrete la possibilita’ di giocare sulla “Profondita’ di campo”. ( Pdc)
La pdc non e’ altro che lo spazio in cui le parti di una fotografia risultano a fuoco e quindi distinguibili in quello che si guarda. Piu’ aprite il diaframma piu’ avrete tempi veloci e quindi minor possibilita’ di foto mosse. Piu’ chiuderete il diaframma e piu’ avrete tempi lenti e pericolo di avere un mosso.
Ora voi direte…Bene…Allora e’ sufficiente aprire tutto il diaframma e avremo la certezza di fare una bella foto.
NO! Sbagliato. Aprire il diaframma comportera’ foto non mosse ma nel contempo vi ritroverete come effetto secondario, quello di avere fotografie con una Pdc scarsissima. Proprio come quella del “Risotto con asparagi e fiori di zucca “ di Cinzia, ottenendo un risultato che e' il contrario di quello che si voleva. Infatti, ad una prima occhiata, io ho commentato la foto della nostra bravissima Cinzia sostenendo che fosse mossa. Guardando meglio pero', si nota che nelal foto c'e uan "striscia" centrale dove ilrisotto e' a fuoco.
Bisogna quindi cercare e trovare il compromesso ideale tra diaframmi e tempi di scatto che vi permetta di postare uno scatto bellissimo dove tutto il soggetto ( o quasi ) possa essere letto dai nostri occhi.
Queste poche righe, non sono certo esaustive in merito a questo vastissimo campo.
Prendetele solo come stimolo ad usare le vostre fotocamere in maniera diversa da come le avete usate fino ad oggi.
Io sul Forum ci sono tutti i giorni. Chi volesse approfondire qualche aspetto o avesse delle domande da porre , nel limite del possibile e della mia (scarsa) conoscenza, cerchero’ di rispondere e di dare qualche indicazione.

Ultima modifica di ZeroVisibility il 27 apr 2010, 15:47, modificato 1 volta in totale.