Poolish con 75 gr di farina 0, 75 di succo di arancia e 10 gr di lilì o pasta madre; lasciato triplicare
-impasto fatto sciogliendo 75 gr di miele d'arancio con 150 gr di tuorli d'uovo (all'inizio due cucchiaini per volta fino ad assorbimento, poi più speditamente), 4 gr di sale, 50 gr di olio EVO, la buccia grattugiata di un limone e un po' di estratto di vaniglia; ho mescolato il tutto fino ad avere una crema omogenea, ci ho sciolto dentro per bene il poolish e ho aggiunto una miscela di 150 gr di farina manitoba e 150 di farina 0 (ho usato la manitoba Chiavazza e la 0 Coop; Gi ha usato tutta 0 bio Conad).
Ho amalgamato fino ad avere una palla appena omogenea e lasciato a riposare per 30 minuti; ho rilavorato fino ad incordatura soddisfacente e ho lasciato lievitare fino al raddoppio, quindi ho messo in frigo per 8 ore.
Dopo le 8 ore ho fatto una treccia con soli 600 gr dell'impasto (erano 720 in tutto) e ho messo a lievitare in una forma da plum cake da 25 (occuoava fino a poco meno di metà volume). Prossima al raggiungimento del bordo ho spennellato la superficie di burro fuso (Gi di olio) mentre scaldavo il forno a 200 gr, poi ho infornato a 180 gr per 25 minuti.


È molto buona, ma gli trovo due difetti: è troppo lievitata (probabilmente per colpa della manitoba, non prevista) al punto che sembra avere l'alveolatura della colomba (con conseguente perdita della leggera spugnosità della mollica che mi piace tanto) e manca di dolce: ho usato 75 gr di miele equivalenti a 60 gr di zucchero e 15 di acqua, ma se dovessi rifarla oggi salirei a 100-120 gr di zucchero perché mi piacciono i dolci inequivocabilmente dolci (so che sono in controtendenza, quindi so che questa brioche vi piacerebbe molto).
È sofficissima, davvero di nuvola. Ve la consiglio correggendo il tiro dove ho sbagliato.